Aumento rendita per chi ha ristrutturato, cosa contiene la lettera del Fisco

Patrizia Del Pidio

10/02/2025

Il Fisco invia lettere di compliance a chi non ha aggiornato le rendite catastali dopo una ristrutturazione, ma cosa contiene la comunicazione?

Aumento rendita per chi ha ristrutturato, cosa contiene la lettera del Fisco

Aumento della rendita catastale per chi ha ristrutturato con il superbonus, cosa contiene la lettera di compliance del Fisco?

Con il provvedimento 38133 del 7 febbraio 2025 l’Agenzia delle Entrare ha pubblicato l’attuazione di quanto previsto dai commi 86 e 87 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024 ovvero l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari per quel che riguarda l’aggiornamento dei dati catastali per chi ha provveduto a ristrutturare l’immobile con il superbonus.

Le lettere di compliance hanno lo scopo di agevolare l’adempimento dell’obbligo in questione per chi non ha provveduto a farlo nel termine di 30 giorni dalla fine della ristrutturazione.

Cosa contiene la lettera di compliance che il Fisco sta inviando ai contribuenti che hanno utilizzato sconto in fattura e cessione del credito?

La lettera del Fisco, i dati

Le informazioni che sono rese disponibili all’interno della lettera inviata dal Fisco (via Pec o via raccomandata) ai contribuenti tenuti all’aggiornamento delle rendite catastali sono:

  • codice fiscale, cognome e nome del contribuente;
  • identificativo catastale dell’immobile oggetto di intervento di recupero del patrimonio edilizio;
  • invito a fornire chiarimenti e relativa documentazione nel caso in cui i dati in possesso dell’Agenzia non siano corretti.

L’Agenzia delle Entrate ha avviato i controlli su chi ha effettuato ristrutturazioni con il superbonus e non ha ancora aggiornato i dati catastali dell’immobile. Chi saranno i primi a ricevere la comunicazione?

A ricevere l’avviso saranno coloro che non hanno presentato la dichiarazione Docfa, il documento che segnala una variazione dell’immobile che potrebbe comportare un aumento della rendita catastale.

Chi era obbligato a presentare la dichiarazione?

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’invio di lettere di compliance per coloro che non hanno adeguato i dati catastali dopo aver ristrutturato con il superbonus. Va sottolineato che l’obbligo di aggiornamento delle rendite catastali è previsto dal Testo Unico dell’edilizia e coinvolge tutti coloro che effettuano interventi sulla casa che comportino un aumento dei vani, della volumetria o del valore dell’immobile di almeno il 15%.

La Legge di Bilancio 2024 ha reso obbligatorio la presentazione della dichiarazione per tutti coloro che hanno effettuato lavori agevolati con il superbonus, visto che questa tipologia di interventi (cappotto termico, impianto di pannelli fotovoltaici, ad esempio) comportano per forza un aumento del valore dell’immobile superiore a quello previsto per l’aggiornamento dei dati.

Chi coinvolgono le prime verifiche?

Le verifiche appena iniziate sembrano coinvolgere gli interventi edilizi agevolati con il superbonus che hanno utilizzato la cessione del credito e lo sconto in fattura.

I contribuenti che non hanno provveduto ad adempiere all’obbligo riceveranno le comunicazioni con cui l’Agenzia delle Entrate li invita a procedere alla presentazione della dichiarazione per l’aggiornamento dei dati catastali (per il qual l’obbligo, in ogni caso, è di presentazione entro 30 giorni dalla fine dei lavori).

Alla lettera di compliance che si riceve si può rispondere procedendo all’adempimento dell’obbligo in questione, oppure motivando la mancata presentazione della dichiarazione se il proprietario dell’immobile ritiene che gli interventi effettuati non hanno portato a una variazione della rendita catastale.

Al momento l’Agenzia delle Entrate sta inviando soltanto gli inviti a mettersi in regola senza elevare sanzioni a chi non ha presentato entro i termini fissati dalla legge la dichiarazione per l’adeguamento dei dati catastali.

Ad anticipare l’avvio della campagna di compliance era stato, a fine 2024, l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Enrico Maria Ruffini. Va sottolineato, in ogni caso, che non esiste un automatismo tra intervento edilizio e aumento della rendita catastale che, semmai, è legata all’aumento di valore dell’immobile e non al fatto di aver utilizzato un’agevolazione statale.

L’Agenzia delle Entrate, al momento, sta incrociando i dati in suo possesso sulle comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura legate al superbonus con la banca dati del Catasto per scoprire per quali interventi manca la dichiarazione obbligatoria. Laddove non risulta presentata si procede all’invio della lettera di compliance che, a quanto pare, al momento non coinvolge i contribuenti che l’agevolazione da superbonus l’hanno fruita come detrazione fiscale.

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