C’è attesa per l’inflazione Usa e per un incontro Cina-Stati Uniti: mercati incerti

Violetta Silvestri

14 Febbraio 2023 - 08:38

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I mercati oggi guardano agli Usa, aspettando innanzitutto l’aggiornamento sull’inflazione di gennaio. Molto interesse è riposto anche sugli sviluppi delle tensioni Stati Uniti-Cina.

C’è attesa per l’inflazione Usa e per un incontro Cina-Stati Uniti: mercati incerti

Mercati pressati da diversi eventi oggi: le azioni asiatiche stanno per chiudere miste, seguendo un rimbalzo a Wall Street in vista di un importante rapporto sull’inflazione negli Stati Uniti, mentre lo yen ha recuperato le perdite contro un dollaro debole, dopo che il Giappone ha nominato un nuovo governatore della banca centrale in un periodo attentamente monitorato decisione.

Sono almeno due i market mover cruciali di questa giornata: a livello macroeconomico, l’attesa è tutta per il rilascio del dato sui prezzi al consumo di gennaio degli Usa. Il rallentamento inflazionistico ci sarà? Di quale entità e, soprattutto, convincerà la Fed ad allentare la politica monetaria?

Poi i riflettori continuano a essere accesi sulla vicenda dei palloni spia cinesi nei cieli stranieri, con gli Usa che potrebbero organizzare un incontro con i vertici del dragone.

In questo complesso contesto, come si muovono i mercati?

Allentamento della tensione Usa-Cina? I mercati sperano

Una delle notizie più positive che i mercati stanno scontando è l’indiscrezione sul Segretario di Stato americano Antony Blinken che starebbe prendendo in considerazione l’idea di incontrare il massimo diplomatico cinese Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco questa settimana.

L notizia segna un leggero allentamento delle tensioni tra le due maggiori economie mondiali, dopo che gli Stati Uniti hanno abbattuto quello che si diceva fosse un pallone spia cinese e altri oggetti volanti di origine sconosciuta.

In Asia, protagonista dei mercati è anche il Giappone. Il governo ha nominato l’accademico Kazuo Ueda come governatore della banca centrale, una scelta a sorpresa che potrebbe migliorare le probabilità di porre fine alla sua impopolare politica di controllo dei rendimenti.

Lo yen si è rafforzato contro tutte le valute del Gruppo di 10. I trader hanno recentemente aumentato le scommesse sul fatto che il controllo della curva dei rendimenti della BOJ e le politiche sui tassi negativi possano essere presto abolite sotto la guida di Ueda.

I mercati asiatici si sono chiusi con Shanghai a +0,28% e Shenzhen a -0,5%. Il Nikkei ha guadagnato lo 0,64% e l’Hang Seng ha ceduto lo 0,11%.

Si aspetta l’inflazione Usa

Il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti pubblicherà i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di gennaio alle 14.30 italiane, che dovrebbero mostrare quanto sia stato efficace l’inasprimento della politica della Federal Reserve nel domare l’inflazione fino a questo momento.

Gli analisti prevedono che l’indice dei prezzi al consumo salirà dello 0,5% a gennaio, con il numero principale visto in rialzo dello 0,4%, rispetto allo 0,3% del mese precedente, secondo un sondaggio Reuters. Su base annua, l’inflazione dei prezzi al consumo è stimata scendere al 6,2%, dal 6,5% di dicembre.

Intanto, i prezzi del petrolio, una componente chiave dell’inflazione, sono scesi in seguito a un rapporto secondo cui l’amministrazione Biden prevede di vendere più greggio dalla Strategic Petroleum Reserve.

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