Apple compra la startup italiana Stamplay

Massimiliano Carrà

21/03/2019

Apple compra la startup italiana Stamplay per 5 milioni di euro e assume i due fondatori.

Apple compra la startup italiana Stamplay

Apple compra la startup italiana Stamplay per 5 milioni di euro. È questa l’indiscrezione che sta circolando nelle ultime ore. Un’operazione di grande prestigio vista l’influenza e il potere dell’azienda di Cupertino.

L’accordo non prevede solamente un esborso in denaro da parte della regina tech di Wall Street, ma prevede anche l’ingresso nella società come dipendenti dei due fondatori di Stamplay: Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina.

Apple sarebbe rimasta affascinata dal loro lavoro e del ruolo di Stamplay. La startup italiana infatti si occupa di sviluppo in cloud e realizzazione di app senza ricorrere al codice.

Cosa è Stamplay

“Connect. Automate. Invent”. È questo il motto della startup italiana acquistata da Apple. Con queste tra parole Stamplay fissa l’obiettivo del suo lavoro: proporre una piattaforma di automazione del flusso di lavoro a basso codice.

In questo modo le organizzazioni possono tranquillamente e senza alcun problema semplificare il lavoro manuale integrando i dati e le applicazioni aziendali utilizzate quotidianamente.

E proprio la società spiega ancora in maniera più precisa la sua nascita:

“Stamplay è la piattaforma di sviluppo per un mondo connesso di API. Consente ai developers di costruire app basate sul cloud che mettono assieme API popolari come Stripe (pagamenti), Sendgrid (email), Twilio (SMS e VoIP) e Pusher (notifiche in real time). La nostra tecnologia riduce drasticamente gli sforzi di sviluppo, implementazione e gestione”.

La storia di Stamplay

La startup italiana Stamplay è nata a Roma dall’idea dei suoi fondatori Giuliano Iacobelli e Nicola Mattina e nei primi anni di vita è riuscita a trovare i finanziamenti per crescere grazie alla piattaforma di equity crowdfunding Seedrs.

Successivamente grazie ad altri investimenti arrivati nel 2016, è riuscita a raccogliere quasi 780.000 dollari. In sintesi una continua crescita economica e di sviluppo tecnologico.

Non è un caso se adesso Stamplay conta tre sedi: a Roma, dove si occupa di ricerca e sviluppo, e a Londra e San Francisco, che è anche la città che ospita il suo quartier generale, che si occupano dello sviluppo del business.

Inoltre Stamplay nel 2016 ha vinto il concorso “Everywhere Initiative” di Visa, arrivando così a collaborare con il colosso dei pagamenti su un progetto pilota e a ricevere un finanziamento da 50.000 dollari.

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