L’antiriciclaggio “ammazza” i professionisti: la denuncia dei notai

Francesco Oliva

10/06/2017

Antiriciclaggio: professionisti mai ascoltati, norme vaghe e sanzioni monstre. La denuncia dei notai nel convegno di Roma. Proteste anche da avvocati e commercialisti.

L’antiriciclaggio “ammazza” i professionisti: la denuncia dei notai

Il decreto di attuazione della IV direttiva antiriciclaggio agita il sonno dei professionisti.

Nel corso di un incontro tenutosi ieri a Roma, i notai hanno sottolineato la gravità della situazione: sanzioni monstre per irregolarità meramente formali, norme vaghe e poco chiare.

Insomma la normativa antiriciclaggio sempre più “ammazza professionisti”, ma non protestano solo i notai. Anche i commercialisti, particolarmente vessati anche dai numerosi adempimenti fiscali introdotti negli ultimi mesi dai Decreti legge 193/2016 e 50/2017.

Non sono dello stesso parere le istituzioni, in particolare il Mef. Secondo i dati pubblicati da Via XX Settembre, infatti, le sanzioni irrogate ai professionisti per il mancato rispetto della normativa antiriciclaggio sono davvero poche e non devono far temere notai, commercialisti e avvocati.

Antiriciclaggio, decreto attuazione IV direttiva: la denuncia dei notai

Secondo i notai il grave errore del legislatore è stato non ascoltare le richieste dei professionisti.

Secondo il Presidente dei notai Salvatore Lombardo:

Ormai l’impianto è quello. La stragrande maggioranza delle nostre indicazioni non sono state recepite ad iniziare dalle sanzioni: mille euro possono essere significative per uno studio notarile mentre sono una barzelletta per una banca.

Lo stesso Presidente Lombardo ha evidenziato come i notai siano la categoria professionale che presenta ogni anno il maggior numero di segnalazioni antiriciclaggio.

Antiriciclaggio, decreto IV direttiva: protestano anche commercialisti e avvocati

Sull’attuazione della IV direttiva antiriciclaggio non protestano solo i notai.

Anche commercialisti e avvocati denunciano la palese carenza normativa, che non consente il sereno svolgimento dell’attività professionale.

Il Presidente dei commercialisti Miani è più cauto, evidenziando come l’attuale normativa migliori quella precedente ma come, al contempo, non aver eliminato le sanzioni monstre per le irregolarità formali sia stato un grave errore.

Gli adempimenti antiriciclaggio pesano sorpattutto sui piccoli studi professionali. Da un lato per il tempo dedicato ad attività di identificazione del cliente spesso inutili; dall’altro per il perenne rischio di subire sanzioni per irregolarità formali assolutamente ingiustificate negli importi rispetto alle reali violazioni potenziali.

Cos’è l’antiriciclaggio?

Si ricorda che con il termine antiriciclaggio si fa riferimento all’“azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità”.

In Italia il riciclaggio è un reato previsto dall’articolo 648 bis del Codice Penale; varie categorie di professionisti, oltre ovviamente a banche, intermediari finanziari, assicurazioni sono obbligati al rispetto di specifiche disposizioni per prevenire e identificare fenomeni di riciclaggio secondo quanto previsto dal decreto legislativo 231/07.

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