La startup fondata dagli ex ricercatori di OpenAI raddoppia la propria valutazione grazie a nuovi investimenti e maxi-accordi. Restano i timori per una possibile bolla nell’AI.
La corsa dell’intelligenza artificiale vive un nuovo balzo in avanti con l’annuncio delle partnership strategiche tra Anthropic, Microsoft e Nvidia. L’intesa, che prevede investimenti complessivi fino a 15 miliardi di dollari a favore della startup, porta la valutazione di Anthropic in un intervallo intorno ai 350 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto ai 183 miliardi stimati a settembre.
L’operazione segna un passaggio cruciale per tutti i soggetti coinvolti: da un lato Microsoft diversifica il proprio portafoglio AI oltre OpenAI, dall’altro Nvidia rinsalda il controllo sul mercato dell’hardware per l’addestramento dei modelli. Per Anthropic, invece, l’accordo rappresenta un salto strutturale nelle capacità di sviluppo e nell’accesso a risorse computazionali su scala senza precedenti.
Microsoft investe su Anthropic e diversifica da OpenAI
Con l’investimento fino a 5 miliardi di dollari, Microsoft consolida la sua strategia di ridurre la dipendenza da un singolo partner tecnologico. La società ha già una quota del 27% in OpenAI, valutata 135 miliardi di dollari dopo la recente ricapitalizzazione, ma l’accordo con Anthropic rafforza un approccio diventato ormai necessario: moltiplicare i poli di sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale.
L’intesa prevede che Anthropic acquisti 30 miliardi di dollari di capacità di calcolo su Azure, con la possibilità di arrivare fino a 1 gigawatt aggiuntivo di potenza. Si tratta di un impegno che avvicina ulteriormente i modelli Claude all’ecosistema Microsoft, rendendo Azure la piattaforma di riferimento per una parte significativa degli sforzi di addestramento e inferenza della startup.
Nel video di presentazione dell’accordo, Satya Nadella ha affermato la necessità di superare una visione conflittuale del settore:
Come industria, dobbiamo davvero andare oltre qualsiasi tipo di narrazione a somma zero o di propaganda del tipo “chi vince prende tutto”.
Il CEO ha sottolineato come lo sviluppo dell’AI richieda “capacità ampie e durature” costruite con più attori, una posizione che riflette sia motivazioni strategiche sia la crescente complessità del panorama competitivo.
La collaborazione tecnica con Nvidia
Se per Microsoft l’accordo rappresenta un ampliamento del proprio portafoglio, per Nvidia è l’occasione di un’alleanza tecnica diretta con uno dei protagonisti più avanzati nello sviluppo dei modelli generativi. Con un investimento fino a 10 miliardi di dollari, il produttore di chip rafforza il proprio ruolo nel cuore dell’ecosistema dell’intelligenza artificiale. Anthropic si è impegnata ad acquistare fino a 1 gigawatt di potenza di calcolo dai futuri sistemi Nvidia Grace Blackwell e Vera Rubin, hardware progettato per sostenere la prossima generazione di modelli Claude.
“Per noi è un sogno che si avvera”, ha dichiarato Jensen Huang, CEO di Nvidia.
Ammiriamo da tempo il lavoro di Anthropic e Dario, e questa è la prima volta che collaboreremo a stretto contatto con Anthropic per accelerare Claude.
Le due aziende lavoreranno congiuntamente su ingegnerizzazione, design e ottimizzazione delle architetture, con l’obiettivo di migliorare efficienza, prestazioni e scalabilità. È un aspetto non secondario: i modelli di fascia più avanzata richiedono infatti hardware specifico e Nvidia sembra voler integrare ancora più profondamente le esigenze dei grandi sviluppatori nella definizione dei propri sistemi.
La valutazione record di $350 miliardi e i timori di una bolla
La valutazione a 350 miliardi di dollari pone Anthropic ai livelli delle big tech quotate, pur restando un’azienda privata e senza la trasparenza finanziaria che caratterizza il mercato pubblico. Secondo documenti riportati dal Wall Street Journal, la startup punta al pareggio operativo entro il 2028, mentre OpenAI potrebbe invece registrare una perdita di 74 miliardi nello stesso anno. Numeri che mostrano quanto l’industria viva una dinamica di espansione aggressiva, sorretta però da costi infrastrutturali giganteschi e modelli di business in gran parte in via di definizione.
Non mancano infatti gli allarmi: diversi analisti parlano apertamente del rischio di una bolla dell’intelligenza artificiale, alimentata da valutazioni giudicate eccessive e da un ritmo di investimenti paragonato da alcuni osservatori alla fase più euforica del boom delle dot-com. Come ha osservato Sundar Pichai in un’intervista, “quando attraversiamo questi cicli di investimento, ci sono momenti in cui esageriamo”. Il CEO di Alphabet ha parlato di “elementi di irrazionalità” nel mercato, pur ribadendo che gli investimenti in AI restano strategici nel lungo periodo.
Per Anthropic, nata nel 2021 per iniziativa di ex ricercatori di OpenAI guidati da Dario Amodei, il nuovo accordo conferma la centralità industriale dei modelli Claude, oggi disponibili sui principali cloud: AWS, Azure e Google Cloud. “Siamo entusiasti di portare i nostri modelli come opzione su Microsoft Azure”, ha commentato Amodei.
Anthropic sarà il primo modello disponibile su tutti e tre i maggiori cloud.
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