Petrolio WTI al test della parte superiore della congestione

Ufficio Studi Money.it

24 Dicembre 2019 - 12:40

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I prezzi del petrolio WTI sono arrivati al test della parte superiore della congestione di lungo periodo. Vediamo una possibile strategia operativa

Petrolio WTI al test della parte superiore della congestione

Le scorse settimane hanno visto un forte apprezzamento del petrolio WTI, che veleggia sopra la soglia psicologica dei 60 dollari al barile.

Petrolio WTI, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Dalla seconda metà di ottobre, le quotazioni sono riuscite a rialzare la testa, sostenute dalla base della lunga congestione in atto dallo scorso giugno. Con questo rialzo, i compratori sono riusciti a riportarsi al di sopra del duplice ostacolo fornito dalla media mobile semplice a 200 giorni e dalla linea di tendenza ottenuta collegando i top del 3 ottobre 2018 e del 24 aprile 2019.

A dispetto di tale rottura, indubbiamente positiva, le difficoltà per i prezzi non sono finite. Al momento infatti, gli acquirenti si trovano a dover fare i conti con l’area resistenziale dei 60 dollari, top della fase laterale menzionata prima, corroborata dalla trendline che collega i top del 28 ottobre a quelli del 4 novembre 2019.

Solo con una violazione di questa zona infatti sarà possibile attendersi una prosecuzione del rialzo, il quale avrebbe la possibilità di estendersi fino ai massimi del 2019, a 66,60 dollari.

Al contrario, la struttura cambierebbe in favore dei venditori solo in caso di discesa sotto i 57 dollari prima, e dei 54,90 dollari poi.

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Strategie operative sul petrolio WTI

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long da 61,12 dollari. Lo stop loss andrebbe posto a 59,50 dollari, piuttosto stretto perché su questi livelli resistenziali è possibile che il prezzo inverta bruscamente, come già accaduto in passato. L’obiettivo principale sarebbe invece localizzato a 62,90 dollari, mentre il target finale a 63 dollari.

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