Eurostoxx Banks: l’operatività nel giorno della BCE

Ufficio Studi Money.it

7 Marzo 2019 - 12:36

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Le quotazioni dell’indice rappresentativo dei maggiori istituti di credito del Vecchio continente sono in sofferenza a poche ore dalla conferenza stampa del Presidente della BCE, Mario Draghi. Vediamo come impostare le strategie operative

Eurostoxx Banks: l’operatività nel giorno della BCE

Le quotazioni dell’Eurostoxx Banks sono in leggera sofferenza nel giorno della BCE, attestandosi a 96,45 punti, in flessione dello 0,60% rispetto alla chiusura di ieri.
Gli operatori sono focalizzati su quanto verrà comunicato dalla conferenza stampa del Presidente dell’istituto centrale europeo, Mario Draghi, che dovrebbe annunciare una nuova misura di prestiti agevolati alle banche del Vecchio continente.

Eurostoxx Banks, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg

Da inizio 2019, l’andamento dell’Eurostoxx Banks ha permesso alle quotazioni di recuperare quasi il 15% dai minimi del 27 dicembre 2018 a 83,97 punti.

I compratori sono riusciti a rompere dapprima il livello statico a 94,49 punti, per poi passare al breakout della ben più coriacea linea di tendenza che collega i massimi del 29 gennaio a quelli del 24 aprile 2018. Questo ostacolo aveva sempre respinto l’avanzata dei prezzi, spingendoli a fare nuovi minimi relativi.

Le quotazioni sembrano ora puntare ad un re-test della trendline menzionata prima, ma la struttura grafica propende per il verso degli acquirenti, che potrebbero quindi puntare alla soglia psicologica dei 100 punti, dove transita la media mobile semplice a 200 giorni.

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Strategie operative su Eurostoxx Banks

Elaborazione Ufficio Studi di Money.it

Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice rialzista con punto di entrata individuabile in area 95 punti. Lo stop loss sarebbe localizzato a 90 punti mentre l’obiettivo principale a 100 punti. Un target più ambizioso si potrebbe invece trovare a 101,80 punti.

Uno stop loss così ampio sacrifica leggermente il rapporto rischio rendimento, che resta comunque positivo. Questo perché nel caso in cui i prezzi dovessero scendere, potrebbero trovare un valido supporto sulla trendline di breve periodo che collega i minimi del 27 dicembre 2018 a quelli dell’8 febbraio 2019. Ciò permetterebbe di tenere aperta la posizione, con le quotazioni che avrebbero ancora un’opportunità di rialzare la testa.

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