La struttura grafica del Bitcoin non evidenzia una potenziale inversione, specie considerando la pronta reazione a ridosso del supporto a 9.000 dollari. Al momento, 10.000$ è il supporto di breve periodo più interessante per ricercare nuovi long
Seduta all’insegna dei ribassi sul Bitcoin, che si attesta al momento della scrittura a 10.345 dollari, in ribasso del 2,51% rispetto alla chiusura di ieri.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Negli scorsi giorni, i prezzi della prima criptovaluta per capitalizzazione hanno effettuato il test dell’intorno supportivo a 9.000 dollari, lasciato in eredità dai top del 27 maggio scorso.
La discesa che ha portato le quotazioni a ridosso del supporto in essere ha permesso ai venditori di effettuare la violazione della linea di tendenza che unisce i lows del 10 giugno a quelli del 2 luglio 2019. In questo modo, le quotazioni sono ora inserite in un range la cui rottura potrebbe determinare un’accelerazione dei prezzi.
In questo senso, ribassi al di sotto dei 9.000 dollari avrebbero spazio di continuazione fino al livello di concentrazione di domanda a 7.000 dollari, mentre impulsi al di sopra di quota 11.784 dollari potrebbero portare il Bitcoin verso l’ultima resistenza prima dei massimi storici, collocata a 16.499,40 dollari.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbe seguire il forte uptrend in cui sono inserite le quotazioni per implementare strategie di stampo long da 10.000 dollari. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 8.970 dollari, mentre l’obiettivo principale a 12.000 dollari. Il target più ambizioso andrebbe invece posto a 13.200 dollari.
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