Amnistia e indulto, novità: nuovo appello del Ministro Orlando sul ddl penale

Simone Micocci

15 Novembre 2016 - 11:28

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Amnistia e indulto, ultime notizie: che fine ha fatto il ddl penale? Il Ministro Orlando chiede che venga inserito al più presto nel calendario lavori del Senato.

Amnistia e indulto, novità: nuovo appello del Ministro Orlando sul ddl penale

Amnistia e indulto: il Ministro della Giustizia Orlando si fa portavoce dei diritti dei detenuti chiedendo che il ddl penale venga inserito al più presto nel calendario dei lavori del Senato.

Le ultime novità sull’amnistia e indulto non riguardano i ddl sulla loro concessione fermi in commissione Giustizia del Senato da diversi anni, ma il ddl penale, ovvero quello che oltre alle norme sull’allungamento dei tempi della prescrizione contiene anche novità sul fronte dei benefici di pena.

Infatti, durante la puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera, il Ministro Orlando ha chiesto che il provvedimento riguardante il ddl sulla riforma del processo penale venga al più presto calendarizzato in Senato.

Infatti, da quando il ddl penale è stato osteggiato dai centristi della maggioranza, specialmente dagli alfaniani, il provvedimento è sparito dal calendario dei lavori del Senato, scavalcato persino dal nuovo ddl sul cinema.

Per i detenuti italiani, che da anni aspettano che il Parlamento esamini i ddl sull’amnistia e l’indulto, si tratta dell’ennesima beffa.

Infatti, il ddl sulla riforma del processo penale introdurrebbe diversi benefici per i detenuti in base alla loro condotta, così da puntare su una politica penitenziaria attenta alla funzione rieducativa e riabilitativa della pena, come stabilito dall’articolo 27 della Costituzione.

Inoltre con la riforma del processo penale verrebbero stabilite delle norme per garantire una durata ragionevole dei processi. Un intervento molto importante dal momento che circa il 35% dei detenuti nelle carceri italiane è ancora in attesa di un giudizio definitivo.

Amnistia e indulto, novità ddl penale: perché si è arenato?

In questi giorni ci sarà una conferenza dei capigruppo del Senato dove probabilmente si discuterà nuovamente del ddl penale. Tuttavia non è scontato che il testo della riforma penale approdi nuovamente in Senato, anzi.

Lo stesso Orlando, infatti, ha confermato che il ddl penale si è arenato, dal momento che sia nel Partito Democratico che nel Governo permangono ancora delle perplessità.

È per questo motivo che da quando gli alfaniani hanno fatto saltare il numero legale mandando a monte la discussione del ddl penale in Senato, non si è più parlato della riforma del processo penale.

Amnistia e indulto, novità ddl penale: l’appello di Orlando

Vista la difficile situazione in cui si trova il ddl penale, il Ministro della Giustizia Orlando ha fatto nuovamente appello al Governo affinché faccia qualcosa per sbloccare questa situazione. E dal momento che il ddl penale contiene dei benefici per i detenuti, Orlando ne ha approfittato per citare le ultime parole di Papa Francesco.

Secondo Orlando, infatti, il Papa nel suo ultimo appello non ha parlato di amnistia, ma di concedere benefici ai detenuti più meritevoli. Ed è proprio questo uno degli obiettivi principali del ddl penale, come dichiarato da Orlando durante l’ultima puntata di Porta a Porta:

“Abbiamo fatto una delega che dice che se il detenuto si comporta bene è giusto abbia degli sconti di pena, mentre oggi purtroppo abbiamo un automatismo”.

Infine Orlando ha commentato il suo incontro con il Papa durante il quale sono stati toccati diversi temi riguardanti la situazione attuale delle carceri italiane. “Cambiare il carcere significa aumentare la sicurezza” ha sottolineato Orlando, che poi ha fatto chiarezza sulla concessione dell’amnistia e indulto.

Orlando: nessuna speranza per la concessione dell’amnistia e l’indulto

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha concluso la sua intervista a Porta a Porta parlando di amnistia e indulto.

Orlando ha confermato che al momento non c’è alcuna possibilità che venga approvato un ddl per la concessione di questi due istituti. Per la concessione, infatti, è richiesta la maggioranza dei due terzi del Parlamento che al momento non persiste.

Vi ricordiamo però che questa maggioranza cambierà se la riforma costituzionale Boschi-Renzi verrà approvata. In tal caso, infatti, per la concessione dell’amnistia e l’indulto sarebbe necessaria la maggioranza dei due terzi della sola Camera dei Deputati.

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