Il secondo trimestre 2025 ha fatto registrate un calo nella crescita del PIL in Italia. Non quello di questo paese UE che sta letteralmente volando.
Frena il Pil in Italia nel secondo trimestre del 2025. A certificarlo è l’Istat nella sua stima preliminare. Il valore del prodotto interno lordo segna una diminuzione dello 0,1% rispetto al primo trimestre 2025 e un aumento dello 0,4% su base annua.
Nel primo trimestre la crescita era stata dello 0,3% a livello congiunturale e dello 0,7% in termini tendenziali. Per quanto riguarda il Pil atteso nel 2025, le previsioni ufficiali del Governo indicano una crescita dello 0,6%, mentre l’Istat stima un incremento leggermente inferiore, pari allo 0,5%.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante il Question Time alla Camera, ha dichiarato che «l’impatto dei dazi al 15% sul Pil italiano sarà di un calo massimo cumulato di 0,5 punti nel 2026, seguito poi da un graduale recupero e da un riallineamento allo scenario base». Il riferimento è ai dazi imposti dagli Stati Uniti su alcuni beni europei, una misura che potrebbe incidere in particolare sul settore manifatturiero e sull’export nazionale.
Un rallentamento del Pil si registra anche in Germania, dove dopo una crescita dello 0,3% nel primo trimestre, il secondo trimestre ha segnato una flessione dello 0,1%. A pesare è soprattutto la contrazione degli investimenti nel settore edilizio, che continua a risentire dell’aumento dei tassi d’interesse e dell’incertezza economica globale. Meglio la Francia, dove il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, quando si era fermato allo 0,1%. Numeri che restano comunque modesti, a conferma di un contesto economico ancora incerto e fragile, anche nei principali Paesi dell’eurozona.
Chi invece sta letteralmente volando con un Pil in crescita da diversi anni è un altro Paese dell’UE: l’Irlanda, che anche nel secondo trimestre 2025 ha registrato un’espansione vertiginosa e fuori scala rispetto alla media europea.
Pil, l’Irlanda continua a crescere
Secondo i dati preliminari dell’ufficio statistico nazionale, l’Irlanda ha segnato una crescita del Pil del 12,5% nel secondo trimestre 2025.
Si tratta di numeri impressionanti, sebbene in lieve calo rispetto al primo trimestre dell’anno, in cui la crescita era stata del 20% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel secondo trimestre, invece, si è registrata una flessione dell’1% su base congiunturale. È il primo calo trimestrale dal 2023, ma va considerato anche il forte slancio economico dei mesi precedenti e il carattere volatile dell’economia irlandese, fortemente dipendente dai flussi esterni.
Nel primo trimestre del nuovo anno, l’economia irlandese ha beneficiato soprattutto delle esportazioni, in particolare di prodotti farmaceutici verso gli Stati Uniti, aumentate in vista dell’allora prevista introduzione di nuovi dazi doganali da parte della Casa Bianca. Tuttavia, questo slancio si è attenuato nel secondo trimestre. Rispetto all’ultimo trimestre del 2024, l’economia irlandese è cresciuta del 7,4%, il ritmo più rapido degli ultimi quattro anni.
Secondo Statistics Ireland, il calo del Pil nel secondo trimestre rispetto al primo è dovuto principalmente a un «rallentamento della produzione nei settori orientati all’export», tra cui farmaceutica e tecnologia.
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