Allarme tasse, ecco tutte le scadenze del 21 luglio 2025 e come evitarle

Nadia Pascale

14 Luglio 2025 - 14:18

Allarme tasse, dopo i versamenti IVA del 16 luglio, scadenza delle imposte sui redditi per titolari di partita Iva, in regime forfettario e soggetti ISA, al 21 luglio, ecco come evitare (o rimandare).

Allarme tasse, ecco tutte le scadenze del 21 luglio 2025 e come evitarle

Allarme tasse, molti i versamenti da effettuare entro il 21 luglio 2025, dopo la proroga disposta con il decreto del 12 giugno 2025 i contribuenti titolari di partita IVA, e in particolare i contribuenti in regime forfettario, si ritrovano entro il 21 luglio a dover effettuare i versamenti delle imposte.

Con decreto del 12 giugno 2025 è stato disposto lo slittamento del versamento delle imposte sostitutive per i titolari di partita IVA in regime forfettario. Chi ha aderito al regime forfettario, entro il 21 luglio deve versare l’imposta sostitutiva sui redditi e relative addizionali.
Il termine slitta al 21 luglio 2025 anche per i titolari di partita IVA ordinaria (soggetti ISA).
Il versamento del 21 luglio riguarda acconto per il 2025 e il saldo per il 2024. L’imposta può essere versata entro il 20 agosto con una maggiorazione del 40%.

Vediamo le scadenze da rispettare entro il 21 luglio 2025.

Come evitare i versamenti in scadenza al 21 luglio 2025?

Per chi ha problemi di liquidità è possibile evitare i versamenti in scadenza la 21 luglio 2025?
L’acconto delle imposte sul reddito è generalmente diviso in due versamenti, il primo in scadenza il 30 giugno (slittato al 21 luglio) e il secondo entro il 30 novembre. C’è la possibilità di evitare il versamento dovuto entro il 21 luglio 2025 nel caso in cui l’acconto da versare sia inferiore 257,52 euro, in questo caso l’acconto 2025 può essere versato in unica soluzione entro il 30 novembre 2025.
Inoltre, nel caso in cui le tasse da versare come acconto annuale siano inferiori a 51,65 euro è possibile evitare il versamento dell’acconto, si versa esclusivamente il saldo l’anno successivo rispetto all’anno di imposta.

Rateizzazione delle imposte da versare entro il 21 luglio 2025

Considerando che entro il 16 luglio i contribuenti con partita Iva devono versare anche le ritenute effettuate per le operazioni compiute nel mese di giugno, e coloro che hanno optato per il pagamento del saldo IVA 2024 a rate e che hanno versato la prima rata entro il 16 marzo 2025, devono versare entro il 16 luglio la quinta rata maggiorata dell’interesse dello 0,33% mensile, può essere difficile affrontare anche questo versamento a pochi giorni di distanza.

Per evitare esborsi importanti in unica soluzione perdendo così liquidità, è possibile rateizzare gli importi, in questo caso le scadenze sono:

  • prima rata al 21 luglio senza interessi;
  • seconda rata al 20 agosto 2025 con 0,18% di interessi;
  • terza rata al 16 settembre con 0,51% di interessi;
  • quarta rata al 16 ottobre con 0,84% di interessi;
  • quinta rata al 17 novembre con 1,17% di interessi;
  • sesta rata al 16 dicembre con 1,50% di interessi.

Chi inizia a pagare dal 20 agosto, deve far slittare di un mese tutti i versamenti sopra visti.

Allarme tasse, altri versamenti al 21 luglio

Slittano al 21 luglio anche i versamenti IRES (imposta sul reddito delle società) e IRAP (Imposta Regionale Attività Produttive).
Si ricorda che in molti casi entro il mese di luglio ci sono anche i versamenti dei contributi previdenziali alle casse private. Per la Gestione Separata INPS il termine ordinario di versamento è il 30 giugno.

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