Riduzione tasse anche senza laurea, i chiarimenti sul regime impatriati

Patrizia Del Pidio

22 Agosto 2025 - 12:50

Si può accedere al regime agevolato per gli impatriati anche senza una laurea, l’importante è la verifica di alta specializzazione e qualificazione. Vediamo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

Riduzione tasse anche senza laurea, i chiarimenti sul regime impatriati

Il regime agevolato per i lavoratori che rientrano in Italia è accessibile anche per chi non ha una laurea, a chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate. Il regime per lavoratori impatriati, inoltre, può essere cumulato anche con gli incentivi previsti dai ricercatori residenti all’estero che decidono di rientrare in Italia.

Se si rispettano i requisiti di elevata specializzazione è possibile accedere al regime impatriati anche senza laurea, un chiarimento importante arriva dalle risposte dell’Agenzia delle Entrate a diversi interpelli. Vediamo nel dettaglio l’importante conferma.

Regime impatriati, si cumula con altri incentivi

Con la risposta all’interpello 16 del 2025 l’Agenzia delle Entrate chiarisce che è possibile cumulare il regime impatriati con il bonus previsto per il rientro dei ricercatori residenti all’estero in Italia. Per poter fruire del cumulo è necessario che siano rispettati tutti i requisiti richiesti dall’una e dall’altra agevolazione visto che non esiste nessuna norma che vieti di applicare contemporaneamente i due benefici.

Con la risposta agli interpelli 22, 41 e 72, invece, le Entrate chiariscono che il periodo di residenza all’estero per poter fruire del regime impatriati è variabile e nello specifico è di:

  • 6 anni se non si era impiegati in Italia per lo stesso datore di lavoro per cui si è lavorato all’estero;
  • 7 anni se si era impiegati in Italia per lo stesso datore di lavoro per cui si è prestato lavoro all’estero.

Regime impatriati anche senza laurea

Con le risposte agli interpelli 71 e 74, invece, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’accesso al regime impatriati è possibile anche senza laurea. L’elevata qualificazione e specializzazione, infatti, non dipendono esclusivamente dal titolo di studio. Il rispetto di questi requisiti può essere attestato dal datore di lavoro.

Il requisito di alta specializzazione, infatti, secondo l’Agenzia delle Entrate può essere dimostrato con:

  • un titolo di istruzione superiore;
  • una qualifica professionale attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale, equiparabile a un titolo di studio superiore;
  • appartenere a professioni regolamentate.

L’esperienza professionale può essere provata, per accedere al beneficio fiscale, anche dallo svolgimento di lavoro in ambiti specifici, a patto che si rispettino tutti gli altri requisiti.

Il titolo di laurea, quindi, non è un requisito fondamentale per accedere al regime impatriati se si riesce a dimostrare l’esperienza professionale equivalente. Per valutare le qualifiche, in ogni caso, sono chiamate in causa le amministrazioni competenti. La normativa, infatti, ha l’intento di riportare in Italia lavoratori specializzati e qualificati e anche in assenza di un titolo di laurea, previa attenta verifica, possono rientrare lavoratori qualificati “sul campo”

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