L’intelligenza artificiale promette personalizzazione e neutralità nella consulenza finanziaria, ma chi la programma può influenzare interessi, scelte e fiducia del cliente.
L’intelligenza artificiale è il nuovo mantra del mondo finanziario. Automatizza, sintetizza, calcola e – apparentemente – personalizza. Basta un prompt e in pochi secondi un consulente può avere davanti una proposta d’investimento completa, con tanto di backtest, rendimenti attesi, indicatori di rischio e un bel testo discorsivo da mandare al cliente. Tutto pronto, tutto in regola.
Ma proprio qui nascono due domande scomode, di quelle che raramente fanno capolino nei convegni:
1️⃣ L’AI è programmata per favorire il cliente o per favorire anche il cliente?
[...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA