Intensificati i controlli in agricoltura: a caccia di ditte senza terra, lavoro in nero, mancata osservanza norme sulla tutela della sicurezza e contributi economici.
Intensificati i controlli dei Carabinieri sulle aziende che operano nel settore dell’agricoltura, gli stessi hanno riguardato soprattutto le imprese senza terra. I controlli si aggiungono al monitoraggio satellitare continuo volto a determinare l’eventuale distrazione di risorse pubbliche, in particolare aiuti comunitari.
Ecco a cosa stare attenti se si è titolari di un’azienda agricola.
Contrasto al lavoro in nero: sicurezza, tutela previdenziale e assicurativa in agricoltura: aumentati i controlli
Il settore dell’agricoltura è quello in cui è più frequente l’uso del lavoro in nero, soprattutto nei periodi di lavoro più intenso, cioè quello della raccolta, quando è necessario fare in fretta per evitare il deperimento del prodotto ed è necessario avere molta manodopera.
I controlli delle ultime settimane sono stati concentrati nel settore della vendemmia e hanno portato a diversi provvedimenti tra cui, nei casi più gravi, la sospensione dell’attività imprenditoriale.
A effettuare i controlli è il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e i controlli si sono concentrati sulle ditte senza terra, cioè ditte che forniscono personale a terzi. Gli stessi hanno evidenziato l’abuso di manodopera senza contratto e senza copertura previdenziale e assicurativa.
I controlli delle ultime settimane sono stati svolti soprattutto in Toscana, nei vigneti, diverse le attività imprenditoriali sospese a causa della presenza di lavoratori in nero nelle aziende.
Tra le violazioni riscontrate vi sono:
- omessa sorveglianza sanitaria;
- mancata formazione obbligatoria nei confronti dei dipendenti;
- mancata verifica dell’idoneità tecnico-professionale della ditta subappaltatrice dei lavori di raccolta dell’uva;
- assenza del Durc (Documento Unico di regolarità contributiva) cioè il documento che certifica la regolarità contributiva e assicurativa delle imprese e dei lavoratori.
Controlli dei Carabinieri sull’utilizzo dei fondi comunitari in agricoltura
L’attività dei Carabinieri non è concentrata solo sulla regolarità delle assunzioni, ma anche sull’utilizzo dei fondi comunitari. In questo caso le Forze dell’ordine si avvalgono anche di strumenti all’avanguardia per il monitoraggio satellitare del territorio. Al fine di rendere i controlli efficienti, anche a tutela della salute dei consumatori, è stata creata una cabina di regia presso il MASAF (Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste) che ha l’obiettivo di coordinare i controlli sui vari enti e le varie amministrazioni che si occupano di questo settore strategico per l’economia del Paese.
Lo strumento attraverso il quale la “cabina di regia” opera è il “Piano Operativo dei Controlli Agroalimentari” (POCA) nel quale viene preventivamente delineato, per ciascun settore, il fattore di rischio e le potenziali linee di intervento.
Il monitoraggio satellitare è, invece, attivo dal 2023, avviene attraverso l’uso dei satelliti Sentinel e Copernicus integrati con le attività di monitoraggio dei satelliti Egnos/Galileo e costituisce uno degli elementi che compongono il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC).
Le immagini dei satelliti permettono di individuare le particelle coltivate e l’effettiva attività condotta anche ai fini di determinare l’accesso ai contributi PAC.
Non possono naturalmente mancare i controlli sul posto che vanno a integrare le attività di monitoraggio.
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