Agricoltori: esonero contributi dal 2017. Requisiti e novità

Anna Maria D’Andrea

13/12/2016

13/12/2016 - 08:13

condividi

Agricoltori: previsto a partire dal 1 gennaio 2017 l’esonero dal pagamento dei contributi. Ecco requisiti e novità dell’agevolazione per coltivatori diretti e imprenditori agricoli.

Agricoltori: esonero contributi dal 2017. Requisiti e novità

Agricoltori: a partire dal 1 gennaio 2017 è previsto l’esonero dal pagamento dei contributi per i giovani coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali.

Oltre all’abolizione dell’Irpef agricola per il prossimo anno il settore dell’agricoltura potrà beneficiare di un’ulteriore agevolazione, confermata con l’approvazione in via definitiva della Legge di Bilancio 2017.

L’obiettivo è sostenere le imprese agricole e, pertanto, in favore degli imprenditori agricoli professionali (Iap) e per i giovani coltivatori diretti (Cd) è stato inserito l’esonero dal pagamento dei contributi per gli iscritti alla previdenza agricola.

In base a quanto stabilito per legge, l’agevolazione è rivolta ai giovani imprenditori agricoli o coltivatori diretti entro i 40 anni d’età e prevede l’esonero totale dal pagamento dei contributi per i primi 3 anni e la diminuzione della quota da versare per i successivi 2 anni.

Inizialmente si prevedeva che la possibilità di accedere all’esonero contributivo fosse riservata esclusivamente alle nuove iscrizioni ma le successive modifiche, con gli emendamenti presentati in commissione alla Camera hanno esteso l’agevolazione per imprenditori agricoli e coltivatori diretti anche in favore degli iscritti nel 2016 che gestiscono attività nelle zone montane e nelle aree di crisi.

Ecco tutti i dettagli sulla novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 e quali sono i requisiti per ottenere l’esonero quinquennale dal versamento dei contributi.

Agricoltori: esonero contributi dal 2017. Requisiti e novità

Ancora misure a sostegno delle imprese agricole con le novità inserite nella Legge di Bilancio 2017, approvata in via definitiva al Senato lo scorso 7 dicembre. Tra le agevolazioni riservate agli imprenditori agricoli e ai coltivatori diretti a partire dal 1 gennaio 2017 è previsto l’esonero dal versamento dei contributi contestualmente all’abolizione dell’Irpef agricola per il triennio 2017/2019.

Per gli iscritti alla previdenza agricola gli emendamenti prevedono, nel dettaglio, una deroga alle ordinarie regole di versamento contributivo per quel che riguarda l’accreditamento contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti.

In base a quanto previsto dall’articolo 46 della Legge di Bilancio 2017 viene stabilito che la deroga all’ordinario regime contributivo abbia durata quinquennale. L’esonero contributivo totale è previsto per i primi 3 anni, mentre sarà rispettivamente del 66% e del 50% per il quarto e per il quinto anno, nel rispetto delle norme europee sui contributi de minimis.

Agricoltori: esonero contributi dal 2017. Ecco i requisiti

Per poter accedere all’esonero dal versamento dei contributi per giovani agricoltori, bisognerà rientrare nei limiti anagrafici stabiliti dalla normativa, ovvero non superare i 40 anni d’età. Inizialmente l’esonero dai contributi per i giovani agricoltori era previsto solamente per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola, cioè per quelle con decorrenza a partire dal 1 gennaio 2017 e fino al 31 dicembre.

In seguito alla presentazione degli emendamenti l’esonero è stato confermato ed esteso anche ai giovani agricoltori iscritti alla previdenza obbligatoria nell’anno 2016 e che gestiscono imprese agricole in territori montani (Dpr 601/1973, art. 9) e nelle aree agricole svantaggiate (art. 15, legge 984/1977).

Sono nello specifico i terreni situati ad un’altitudine non inferiore ai 700 metri sul livello del mare e di quelli rappresentati da particelle catastali che si trovano, soltanto in parte, alla predetta altitudine, dei terreni compresi nell’elenco dei territori montani compilato dalla commissione censuaria centrale e dei terreni facenti parte di comprensori di bonifica montana, con l’aggiunta di quelli collocati nelle citate aree svantaggiate.

Iscriviti a Money.it