Per chi si trasferisce in Sicilia sono in arrivo agevolazioni fiscali e tasse ridotte. Vediamo i dettagli della nuova misura.
La Sicilia potrebbe diventare la nuova meta per chi vuole pagare meno tasse: agevolazioni fiscali sono previste per chi sposta la residenza nell’isola. Non servirà più trasferirsi all’estero per trovare una tassazione di favore?
Un tempo, soprattutto per i pensionati, la meta dove spostare la propria residenza erano Stati come il Portogallo, dove era prevista, per un decennio, l’esenzione dall’imposta sui redditi prodotti all’estero. Ora potrebbe essere consentito pagare di meno anche rimanendo dentro i confini nazionali, trasferendosi in Sicilia.
La Sicilia diventa un paradiso fiscale?
Dopo l’approvazione del nuovo decreto legislativo la Sicilia ha l’autonomia di introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni fiscali per chi decide di trasferirsi sull’isola. L’intento è non solo il ripopolamento della Sicilia, ma anche l’insediamento di nuove attività sul territorio (sia italiane che estere).
Il dl è l’attuazione di un accordo siglato nel 2021 tra Stato e Regione che è stato possibile grazie al fatto che l’isola è una Regione a statuto speciale che permette di avere una maggiore autonomia.
L’obiettivo, come sottolinea anche Renato Schifani, presidente della Regione, è quello di attrarre nel territorio non solo nuovi residenti, ma anche nuovi investimenti. Questo porterebbe a una ripresa del mercato immobiliare e a un incremento dell’economia dell’isola. Grazie alla norma, sarà possibile intervenire a favore delle fasce più deboli della popolazione sia delle imprese locali.
Le agevolazioni fiscali, secondo le intenzioni, potrebbero essere aperte anche ai pensionati stranieri che decidono di trasferirsi in Sicilia a condizione che acquistino anche un immobile. Il modello, in ogni caso, sembra essere ispirato a quello messo in atto dal Portogallo fino a qualche anno fa.
La Sicilia sarà il nuovo Portogallo?
Fino al 2023 il Portogallo era considerato uno dei paradisi fiscali per i pensionati stranieri (e molti italiani hanno approfittato delle agevolazioni messe in campo per i residenti non abituali). Lo Stato offriva un’esenzione dalla tassazione per 10 anni. Il programma messo in campo dal Governo portoghese ha portato ad avere 89.000 nuovi residenti, ma la cosa ha provocato, al contempo, un aumento dei prezzi nel mercato immobiliare. Proprio per evitare difficoltà abitative nei residenti, il regime di favore è stato prima diminuito nel 2023 per cessare del tutto nel 2024.
Con la fine del regime agevolato in Portogallo, ora la nuova meta potrebbe diventare la Sicilia. Il decreto che contiene la novità attende la firma del Presidente della Repubblica prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Solo dopo si conoscerà l’entità delle agevolazioni messe in atto che dovranno essere approvate dalla Regione con appositi provvedimenti.
Non si sa, quindi, ancora che riduzione dei tributi e che aumento delle detrazioni e deduzioni potrebbero essere previsti, sicuramente pur volendo replicare il successo riscosso dal Portogallo si tenderà a evitare gli effetti collaterali che ha subito. In ogni caso la Sicilia sicuramente è una delle Regioni italiane destinate a diventare una meta interessante dal punto di vista fiscale e il fatto che offra quasi gli stessi vantaggi economici e climatici del Portogallo sicuramente non guasta.
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