Agevolazioni fiscali agricoltura, novità dal 2026

Nadia Pascale

18 Novembre 2025 - 17:30

Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore il Testo Unico sull’Imposta di registro, novità anche per le agevolazioni fiscali in agricoltura per l’acquisto dei terreni da destinare all’attività agricola.

Agevolazioni fiscali agricoltura, novità dal 2026

Dal 1° gennaio 2026 entrano in vigore le agevolazioni fiscali in agricoltura per l’acquisto dei terreni agricoli previste dal Testo Unico Imposta di Registro.

Tali agevolazioni sono riconosciute se chi acquista il terreno agricolo è un agricoltore (coltivatore diretto o Iap, imprenditore agricolo professionale). Tale agevolazione è denominata P.P.C., Piccola Proprietà Contadina, e la sua applicazione deve essere richiesta in modo esplicito dall’acquirente all’atto dell’acquisto. Nonostante il nome dell’agevolazione, non vi sono limiti all’estensione dei terreni acquistabili. In caso contrario, l’imposta di registro per l’acquisto di terreni agricoli è al 15% e ha un importo minimo di 1.000 euro.

Vediamo quali sono le agevolazioni fiscali per l’acquisto di terreni agricoli nel 2026 se l’acquirente è un agricoltore.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di terreni agricoli

Il Testo Unico sull’Imposta di registro, decreto legislativo 123 del 2025 all’articolo 173 recepisce le importanti agevolazioni fiscali riconosciute per l’acquisto dei terreni agricoli. Le stesse agevolazioni erano già previste dall’art. 2, comma 4-bis, del D.L. n. 194/2009.

L’articolo 173 ha l’obiettivo di favorire la Piccola Proprietà Contadina e fissa l’Imposta di registro per gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni e relative pertinenze, qualificati agricoli in base a strumenti urbanistici vigenti, posti in essere a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale e assistenziale, nonché le operazioni fondiarie operate attraverso l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA). Gli onorari dei notai per gli atti ora visti sono ridotti alla metà.

Perdita delle agevolazioni fiscali in agricoltura e beneficiari

Si perdono le agevolazioni nel caso in cui i beneficiari, prima che siano trascorsi cinque anni dalla stipula degli atti, vendono volontariamente i terreni ovvero cessano di coltivarli o di condurli direttamente. In caso di decadenza, è necessario versare la differenza tra le imposte pagate e quelle che avrebbero dovuto essere versate se non si fosse fruito dell’agevolazione, ma non sono dovute sanzioni.
Non si verifica decadenza nel caso in cui il terreno sia dato in affitto al coniuge o a parenti e affini entro il secondo grado.
Chi non è iscritto alla gestione previdenzale o assistenziale del mondo agricolo non può sfruttare l’agevolazione della Piccola Proprietà Contadina in fase di acquisto.

C’è però un’eccezione: le agevolazioni si estendono agli atti posti in essere a favore di persone fisiche di età inferiore a quaranta anni che dichiarino nell’atto di trasferimento di volere conseguire, entro il termine di ventiquattro mesi, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali.
Si tratta quindi dei giovani che vogliono investire in agricoltura e che quindi hanno bisogno di terreno per iniziare l’attività.

Le agevolazioni fiscali per l’acquisto dei terreni agricoli si estendono, inoltre, a favore del coniuge o dei parenti in linea retta, purché già proprietari di terreni agricoli e conviventi con coltivatori diretti e Iap.

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