Agente di cambio: chi è e cosa fa

Massimiliano Carrà

29 Maggio 2019 - 18:12

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Agente di cambio: chi è, quali funzioni ha e quali compiti assolve l’operatore economico che agisce sul mercato monetario e mobiliare

Agente di cambio: chi è e cosa fa

L’agente di cambio è un operatore economico che agisce sia sul mercato monetario sia su quello mobiliare come mediatore autorizzato alla negoziazione dei titoli per conto dei clienti.

La legge 2 gennaio 1991 n.1 ha però previsto che non fossero più banditi concorsi per la nomina di agenti di cambio. Proprio per questo motivo gli agenti di cambio sono solo quelli attualmente esistenti.

Gli agenti di cambio in carica sono iscritti in un ruolo speciale tenuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze e non possono prestare servizi di investimento e possono essere amministratori, dirigenti, dipendenti o collaboratori soltanto di uno dei seguenti intermediari:

  • SIM;
  • Banche;
  • SGR;

Cosa fa l’agente di cambio

Gli agenti di cambio in carica che non sono iscritti al ruolo speciale possono prestare i seguenti servizi di investimento:

  • esecuzione di ordini per conto dei clienti;
  • collocamento senza assunzione a fermo, né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente;
  • gestione di portafogli;
  • ricezione e trasmissione di ordini;
  • consulenza in materia di investimenti.

Il mancato esercizio del servizio di esecuzione di ordini per conto dei clienti per un periodo di tempo superiore a 6 mesi comporta la decadenza dalla carica. Il ministero dell’Economia e delle Finanze però in presenza di comprovati motivi di salute può - sentita la CONSOB - prorogare questo termine a 18 mesi.

Inoltre, la posizione di agente di cambio iscritto al ruolo unico nazionale è incompatibile con:

  • l’esercizio di qualsiasi attività commerciale;
  • la partecipazione in qualità di socio illimitatamente responsabile in società di qualsiasi natura;
  • con la funzione di amministratore o dirigente di società che esercitano attività commerciale.

In casi in cui ricorrono situazioni di pericolo per i clienti o per i mercati la CONSOB può disporre in via d’urgenza la sospensione dell’agente di cambio iscritto nel ruolo unico nazionale dall’esercizio delle attività svolte e la nomina di un commissario che assume la gestione delle attività stesse.

La cancellazione dell’agente di cambio viene disposta dal ministero dell’Economia e delle Finanze - sempre su proposta della CONSOB - e il provvedimento può essere adottato su proposta del commissario nominato durante la sospensione dell’agente di cambio.

La cancellazione porta così la Consob a denunciare al tribunale civile l’insolvenza dichiarata in merito alle insolvenze di mercato.

Controllo contabile degli agenti di cambio

Gli agenti di cambio sono sottoposti a controllo contabile. Il soggetto incaricato alla revisione legale dei conti deve verificare:

  • la regolare tenuta della contabilità;
  • la corretta rilevazione dei fatti di gestione nel corso dell’esercizio;
  • la corrispondenza del bilancio alle risultanze contabili;
  • che l’organizzazione e le procedure interne garantiscano il rispetto degli obblighi di rendicontazione e di registrazione degli ordini;
  • la consistenza delle singole posizioni dei clienti e la separazione del loro patrimonio da quello di pertinenza dell’agente di cambio.

L’incarico conferito dall’agente di cambio dura nove esercizi e non può essere rinnovato o nuovamente conferito se non siano decorsi almeno tre anni dalla data di cessazione del precedente.

Inoltre, se ricorre una giusta causa, l’agente di cambio revoca l’incarico e contestualmente lo conferisce ad un altro soggetto.

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