Addio Google Chrome? Ecco chi può sostituirlo

Luna Luciano

5 Ottobre 2025 - 11:35

Un nuovo browser AI sta facendo tremare Google Chrome: si chiama Comet, è firmato Perplexity AI e promette di rivoluzionare il modo di navigare online.

Addio Google Chrome? Ecco chi può sostituirlo

Se c’è una certezza che accomuna tutti gli utenti online è che Google sembra essere un motore di ricerca “insostituibile”, eppure c’è un nuovo server che potrebbe diventare il “killer” di Google: Comet, il server di Perplexity AI che ha deciso di renderlo disponibile a livello globale.

L’annuncio di Perplexity AI ha scosso il panorama tecnologico: il suo browser intelligente, Comet, è ora accessibile gratuitamente in tutto il mondo. Fino a poco tempo fa riservato agli utenti del piano “Perplexity Max”, Comet si presenta come un browser di nuova generazione capace di combinare navigazione web, ricerca semantica e assistenza personale in un’unica esperienza.

L’obiettivo è ambizioso: sostituire Chrome, sfidando direttamente Google sul terreno dell’intelligenza artificiale applicata al browsing. Comet non è solo un semplice motore di ricerca, ma un vero e proprio assistente virtuale integrato nel browser, progettato per aiutare l’utente a gestire ricerche, email, acquisti e progetti. Ma davvero questo nuovo server potrebbe sostituire Google? Scopriamo insieme quali sono le differenze e qual è la strategia vincente di Comet: ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Google vs Comet: ecco quali sono le differenze

A prima vista, Comet può sembrare un browser come tanti altri, ma il suo vero punto di forza è la presenza dell’intelligenza artificiale in ogni funzione. Mentre Google Chrome ha recentemente introdotto l’integrazione con Gemini, l’AI di Mountain View, Comet è stato costruito fin dall’inizio come un browser “intelligente”, pensato per assistere l’utente a 360 gradi.

La caratteristica più distintiva è il suo assistente, sempre visibile durante la navigazione, che può:

  • riassumere contenuti;
  • rispondere a domande;
  • organizzare schede;
  • redigere testi direttamente in base alla pagina che si sta visitando.

Insomma è come avere un “copilota digitale” che comprende il contesto e agisce di conseguenza. Su Chrome, invece, funzionalità simili richiedono estensioni o interfacce esterne, spesso meno fluide o integrate.

Un’altra differenza chiave riguarda la personalizzazione e l’organizzazione. Comet offre spazi dedicati per progetti, shopping, viaggi, finanza e sport, con suggerimenti mirati e aggiornamenti dinamici. Gli utenti possono così gestire la propria attività online come se avessero un assistente personale per ogni categoria di interesse.

Comet, infine, non si limita a cercare, ma agisce, può:

  • inviare email;
  • trovare offerte di viaggio;
  • confrontare prezzi;
  • suggerire contenuti su misura.

In un mondo in cui l’AI sta ridefinendo le nostre abitudini digitali, Comet sembra rappresentare la naturale evoluzione del browser: non più una finestra sul web, ma un compagno di navigazione proattivo e personalizzato.

Comet, il “killer” di Google: ecco la strategia di Perplexity AI

Dietro l’ascesa di Comet si nasconde una strategia ben precisa. Perplexity AI non vuole semplicemente lanciare un browser alternativo, ma ridefinire il modo stesso in cui navighiamo online. Rendendo Comet gratuito per tutti - riservando solo alcune funzioni premium agli abbonati “Max” - la startup punta a una rapida espansione della base utenti, sfruttando l’effetto curiosità e la progressiva delusione dalla crescente invasività pubblicitaria dei prodotti Google.

Il timing non è casuale: l’annuncio arriva mentre Google, OpenAI e Anthropic stanno integrando agenti intelligenti nei propri browser. Tuttavia, Perplexity punta tutto sulla velocità e sull’efficacia: mentre Chrome e Edge mostrano ancora limiti di integrazione tra AI e navigazione, Comet offre un’esperienza fluida e reattiva, in cui ogni funzione è costruita attorno all’intelligenza artificiale, non aggiunta successivamente.

Inoltre, Perplexity sta investendo su partnership editoriali di alto profilo, da CNN a Le Monde, per garantire contenuti affidabili all’interno della piattaforma Comet Plus, una versione a basso costo (5 dollari al mese) che si propone come alternativa ad Apple News. Parallelamente, la versione “Max” offre accesso a modelli AI più avanzati e a un innovativo assistente in background, capace di eseguire azioni anche mentre l’utente è occupato in altre attività.

Tutto ciò rientra in una visione più ampia: costruire un ecosistema in cui il browser diventi il centro di controllo della vita digitale dell’utente. Se questa strategia dovesse funzionare, Comet potrebbe davvero rappresentare la prima minaccia concreta alla supremazia di Google Chrome. Tuttavia, bisogna vedere se riuscirà a conquistare anche il cuore dei più nostalgici e sentimentali legati a Google.

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