Ecco cosa sta cambiando, perché sono state annullate quasi tutte le commissioni e quali sono i rischi.
Le commissioni per l’uso dei servizi bancari sono tra i costi più odiati dai cittadini, ma visto che abolirle sembra un miraggio nessuno si ferma mai a pensare che cosa succederebbe con l’azzeramento di questi costi. Per avere un’idea più chiara è utile osservare cosa sta accadendo in Grecia, dove gli istituti di credito sono stati obbligati dalla legge a eliminare le commissioni sul prelievo di contante. Il Paese ha preso una decisione rivoluzionaria per tutelare cittadini e turisti, un segnale di ripresa dopo un decennio di crisi che si pone in netta controtendenza rispetto alla politica del resto d’Europa. La scelta del governo greco è estremamente coraggiosa, un duro colpo alle banche che stanno subendo perdite ingenti e un incentivo all’uso del contante, altrove ostacolato. Pur andando controcorrente, però, Atene è solida: i cittadini devono riuscire a utilizzare i propri soldi senza costi aggiuntivi, prelevando gratuitamente dove preferiscono.
La Grecia dice addio alle commissioni del bancomat
Il governo greco ha forzato un addio alle commissioni del bancomat, che in Grecia comportavano un pagamento piuttosto caro del servizio di prelievo, non solo quando effettuati da sportelli di istituti di credito diversi da quello del conto corrente. L’entrata in vigore della nuova normativa l’11 agosto 2025 ha rivoluzionato il Paese, cambiando l’approccio dei cittadini al contante e ovviamente riducendo le entrate degli istituti di credito. Lo storico cambiamento apportato dalla Grecia mira principalmente a incontrare le esigenze di cittadini, rientrando in una rivoluzione decisamente più ampia volta a riconquistare la fiducia della popolazione e favorire un buon rapporto con le istituzioni.
Dopo anni di crisi e scompensi Atene lancia un forte segnale alla nazione, mostrandosi attenta ai bisogni delle persone ma soprattutto pronta e capace di correre qualche rischio per soddisfarli. Bisogna anche tenere conto del fatto che l’uso del contante non è solo molto diffuso in Grecia ma proprio indispensabile per moltissimi cittadini. Nelle zone rurali e nelle piccole isole pressoché tutte le transazioni avvengono con banconote e monete, oltretutto gli abitanti devono spesso spostarsi per recarsi a un bancomat e prelevare.
Subire il costo delle commissioni o essere costretti a ulteriore strada per ottenere il proprio denaro diventa così un grosso ostacolo per numerose famiglie, specialmente le meno abbienti. Con il nuovo regolamento, invece, devono essere offerti gratuitamente diversi servizi bancari, per esempio il saldo del conto corrente dall’Atm.
Una scelta rivoluzionaria
Non è tutto, le commissioni sui prelievi vengono azzerate in due ipotesi specifiche: presso la banca che serve il correntista e nei prelievi presso terzi quando il bancomat in questione è l’unico operativo nel Comune.
Altrimenti, per i soli prelievi presso bancomat di terzi, può essere applicata una commissione, entro un tetto massimo di 1,50 euro. Una grossa conquista per i cittadini, che possono evitare del tutto questo costo ulteriore o godere di una commissione molto ridotta. Prima dell’intervento legislativo, infatti, le commissioni superavano mediamente i 2 euro. Dietro alle commissioni elevate c’è poi stata anche la strategia di una nota banca greca, che ha sostituito gran parte dei propri Atm con quelli di una società terza di cui è azionista, massimizzando i guadagni legalmente ma a discapito dei cittadini.
Ora, il governo ha messo un freno a queste pratiche, mentre le banche dichiarano perdite fino a 25 milioni di euro dall’inizio dell’anno, quando erano già stati introdotti dei limiti alle commissioni. Si rischiano così conseguenze negative sui servizi bancari e soprattutto sulla presenza di bancomat nel territorio. Al contempo, però, i prelievi sono aumentati notevolmente, un segnale positivo che riflette appieno la volontà di ripresa del Paese. Non resta che attendere ancora per capire quali saranno gli effetti sul lungo termine, visto che la maggior parte degli Stati Ue si sta muovendo sul fronte opposto, disincentivando l’uso del contante in favore di mezzi digitali e tracciabili. Fare un paragone risulta iniquo, però, considerata la particolare situazione della Grecia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA