Acconto Irpef di novembre 2025 con pagamento a rate, le novità

Patrizia Del Pidio

8 Luglio 2025 - 14:36

Il secondo acconto delle imposte 2025, da versare a novembre, sarà di nuovo a rate come lo scorso anno? Vediamo cosa prevede un emendamento al decreto Fiscale.

Acconto Irpef di novembre 2025 con pagamento a rate, le novità

Uno dei crucci maggiori per chi è titolare di partita Iva è rappresentato dalle imposte e in particolare dal secondo acconto di novembre. A differenza della scadenza di giugno, in cui l’importo di primo acconto e saldo dell’anno precedente si possono rateizzare, la normativa di riferimento prevede l’obbligo di versare il secondo acconto a fine anno in un’unica soluzione.

Negli ultimi anni, con provvedimenti sperimentali, si è prevista la rateizzazione anche del secondo acconto di novembre, ma si tratta di previsioni temporanee che vanno rinnovate di anno in anno asciando gli autonomi e i professionisti sempre nell’incertezza sul rinnovo della misura.

Un emendamento presentato al decreto Fiscale 84/2025 prevede che la rateizzazione del secondo acconto delle imposte sia resa strutturale.

Le novità nel decreto Fiscale

Il decreto Fiscale si sta trasformando, pian piano, in una sorta di manovra estiva visto che con i 164 emendamenti presentati, al netto di quelli dichiarati inammissibili, va a coprire una gamma di norme e previsioni davvero ampia. Tra le più importanti proposte presentate ricordiamo:

Gli emendamenti presentati sono molteplici e toccano argomenti come la tassa sulla fortuna e la detrazione per gli alimenti speciali che devono assumere i malati oncologici e potrebbe portare una novità sostanziale anche per i titolari di partita Iva.

Secondo acconto di novembre a rate per sempre

Fino a ora la rateizzazione dell’acconto di novembre per le imposte è sempre stato prevista da misure temporanee valide per un solo anno. L’emendamento presentato da Alberto Gusmeroli, Laura Cavendoli, Giulio Centemero, Stefano Candiani e Andrea De Bertoli vuole rendere la rateizzazione strutturale permettendo, anno dopo anno, alle partite Iva di poter versare a rate anche l’acconto di novembre.

Se dovesse essere approvato l’emendamento avrebbe validità dal periodo di imposta 2025 e le persone fisiche titolari di partita Iva con ricavi e compensi non superiori a 170.000 euro nel periodo di imposta precedente potrebbero versare il secondo acconto dell’Irpef (o dell’imposta sostitutiva) anche in forma rateale.

La scadenza slitterebbe dal 30 novembre al 16 gennaio dell’anno successivo e inoltre il professionista o l’autonomo potrebbe scegliere se versare l’importo dovuto in un’unica soluzione o in un massimo di cinque rate con scadenza il 16 di ogni mese da gennaio a maggio di ogni anno. Sulle rate successive alla prima, così come accade anche per le rateizzazioni delle imposte di giugno, è prevista l’applicazione degli interessi.

Per comprendere se anche nel 2025 sarà possibile rateizzare il secondo acconto delle imposte non resta che attendere per capire se l’emendamento sarà inserito o meno all’interno del testo definitivo del decreto fiscale.

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