Il notaio è spesso obbligatorio per il compimento di alcune formalità, ma non sempre per l’accettazione dell’eredità. Ecco in quali casi è possibile accettare senza notaio.
L’eredità del defunto non va direttamente ai chiamati all’eredità, i quali prima di diventare eredi devono accettare l’eredità. Questa possibilità di scelta ha l’importante funzione di tutela da debiti ereditari imprevisti o indesiderati, ma può comportare anche qualche preoccupazione. Dopo un lutto sono diversi gli adempimenti e le pratiche da sbrigare, molti i dettagli da tenere a mente così come le possibili spese da anticipare. È quindi importante conoscere il funzionamento dell’accettazione, ma anche le modalità con cui può essere sveltita e semplificata.
Ma è obbligatorio il notaio per accettare l’eredità?
In realtà, non esiste una risposta univoca a questo quesito, tutto dipende dal tipo di accettazione scelta dal chiamato all’eredità, ma anche alle sue specifiche esigenze. Si ricorda, infatti, che il nostro ordinamento distingue fra:
- Accettazione pura e semplice, con cui il patrimonio ereditario e quello dell’erede si fondono;
- accettazione con beneficio d’inventario (obbligatoria per alcuni soggetti), grazie alla quale il patrimonio del defunto resta separato da quello personale dell’erede, pur diventando di sua proprietà.
Mentre l’accettazione pura e semplice può essere eseguita in autonomia, l’accettazione con beneficio d’inventario richiede una specifica prassi. Oltretutto, a seconda delle peculiarità dell’eredità, il ruolo del notaio nell’accettazione può essere fondamentale anche quando non espressamente obbligatorio. È quindi opportuno approfondire questi diversi aspetti.
Quando è obbligatorio il notaio per accettare l’eredità
L’accettazione pura e semplice non prevede necessariamente l’assistenza del notaio, che dunque non è obbligatorio; tant’è, che l’accettazione può perfezionarsi anche in maniera tacita, ossia senza alcuna dichiarazione ma semplicemente tramite alcune azioni evidenti e incontrovertibili a riguardo.
Al contrario, l’accettazione con beneficio d’inventario deve essere resa al notaio, anche se sarebbe impreciso affermare che il notaio sia obbligatorio per accettare l’eredità in questa modalità. Il ruolo del notaio nell’accettazione con beneficio d’inventario, infatti, può essere sostituito dal cancelliere del tribunale di competenza.
Il ruolo del notaio nell’accettazione dell’eredità
L’accettazione pura e semplice non richiede lo svolgimento di alcuna formalità, può quindi essere eseguita senza troppi problemi senza il notaio, ma addirittura anche in modo implicito. Tutto ciò che deve fare l’erede è comportarsi come tale.
Allo stesso tempo, l’accettazione dell’eredità può nascondere delle insidie, come la presenza di debiti o incongruenze di qualsiasi genere. La formalizzazione dell’accettazione presso il notaio, poi, consente di opporre in modo più semplice l’atto in caso di pretese da altri soggetti, come coeredi o chiamati all’eredità.
Oltretutto, il ruolo del notaio rimane indispensabile per vendere un immobile ricevuto in eredità, anche se quest’ultima è stata accettata in modo tacito. Ai fini della compravendita, infatti, il notaio dovrà effettuare la trascrizione dell’accettazione, sostanzialmente giustificando il titolo di possesso del bene da parte del venditore. Dunque, quando il patrimonio ereditario comprende dei beni immobili, può essere utile ricorrere direttamente al professionista.
L’accettazione con beneficio d’inventario, invece, può essere resa anche al cancelliere del tribunale ove si aperta la successione. In questo modo, la procedura è svolta in autonomia dell’erede, che risparmia anche sui costi. Il risparmio, ovviamente, è dovuto dalla mancanza di assistenza del notaio, che può anche avere dei risvolti negativi.
In seguito all’accettazione con beneficio d’inventario, poi, dovrà essere tenuto per l’appunto l’inventario, a cura del notaio o di un cancelliere. La possibilità di scegliere un notaio di fiducia deve quindi essere valutata con attenzione, in quanto è proprio il notaio a poter fornire agli eredi tutti i dettagli del caso, con tutte le possibili implicazioni.
Quanto costa accettare l’eredità dal notaio
Il costo per l’accettazione dell’eredità dal notaio varia a seconda della complessità dell’eredità in questione, del valore del patrimonio ereditario, dal tipo di accettazione scelta e da eventuali altri parametri specifici adottati dal professionista. In media, l’accettazione pura e semplice comporta una spesa fra 1.500 e 2.000 euro, mentre quella con beneficio d’inventario lievita almeno di ulteriori 500 euro.
È in ogni caso importante richiedere un preventivo dettagliato al notaio scelto, in quanto questi dati sono puramente indicativi e assolutamente non vincolanti.
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