Abilitazione per medici e chirurghi: cambia l’esame? Via libera alle proposte del MIUR

Simone Micocci

6 Aprile 2018 - 13:18

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Ha ottenuto il via libera del Consiglio di Stato il decreto del MIUR con il quale verranno apportate delle modifiche al regolamento sugli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione medico-chirurgo. Ecco cosa potrebbe cambiare in futuro.

Abilitazione per medici e chirurghi: cambia l’esame? Via libera alle proposte del MIUR

Si avvicina sempre di più la riforma dell’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo. La bozza del decreto elaborato dal MIUR, infatti, ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato, nonostante i giudici di Palazzo Spada abbiano comunque proposto delle modifiche.

L’obiettivo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è di rendere maggiormente selettiva la prova d’esame, ma allo stesso tempo introdurre una procedura semplificata. Da una parte, infatti, il MIUR vuole che l’esame non sia più diviso in due parti come avviene oggi, anticipando il tirocinio trimestrale a prima del conseguimento della laurea.

Come anticipato il decreto contenente queste novità ha ottenuto il via libera del Consiglio di Stato il quale però ha proposto al Ministero di riconsiderare l’idea di anticipare il tirocinio trimestrale. Il suo parere non è però determinante quindi adesso spetterà al MIUR decidere se accogliere le proposte di modifica oppure se far approvare il decreto così com’è.

In attesa di scoprirlo vediamo in che modo il MIUR intende modificare e semplificare l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di medico-chirurgo e quali sono invece le proposte degli esperti di Palazzo Spada.

Il decreto del MIUR

Come anticipato il MIUR intende modificare l’attuale regolamento sugli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione medico-chirurgo adottando diverse novità.

Una su tutte: l’esame non dovrà più essere suddiviso in due parti, bensì in una sola.

Nel dettaglio, nel decreto del MIUR si legge che durante l’esame i candidati dovranno rispondere ad una serie di quesiti a risposta multipla; test che saranno sì somministrati a livello locale ma che verranno elaborati dal sistema centrale.

I quiz si baseranno su temi che ogni anno saranno selezionati dalla Conferenza dei Presidenti dei corsi di laurea in medicina e chirurgia. Andrà in “soffitta” quindi l’attuale archivio dal quale vengono selezionate le domande dell’Esame di Stato, con il quale ad oggi - come riferito dal MIUR - circa il 99% dei candidati consegue l’abilitazione. In questo modo, quindi, si spera di rendere maggiormente selettivo l’Esame di Stato.

D’altra parte il MIUR vuole rendere più veloce l’accesso all’abilitazione, apportando due modifiche all’attuale regolamento:

  • il tirocinio trimestrale obbligatorio per prendere parte all’esame di Stato dovrà essere seguito e superato ante lauream, quindi durante il corso di studi;
  • durante l’anno le sessioni d’esame non saranno due bensì tre.

La bozza del decreto contenente queste novità ha ottenuto il via libera del Consiglio di Stato, favorevole a rivedere l’abilitazione per la professione del medico-chirurgo. Tuttavia ci sono alcune osservazioni sulle quali il MIUR è chiamato a riflettere.

Il parere del Consiglio di Stato

Nonostante abbiano espresso parere i tecnici di Palazzo Spada hanno chiesto al MIUR di riconsiderare l’ipotesi di spostare il tirocinio trimestrale a prima del conseguimento della laurea.

Oggi, infatti, questo è parte integrante dell’Esame di Stato mentre nel decreto del MIUR si trasforma come un pre-requisito di ammissione alla prova finale. Secondo il Consiglio, infatti, vista la “peculiarità della professione medica” sarebbe più adatto che il medico svolga il tirocinio dopo aver ultimato il corso di studi e non prima; in caso contrario si rischia una sovrapposizione con la normale attività teorico-pratica degli studenti. Inoltre, in questo modo l’Esame di Stato diventerebbe prettamente teorico, tralasciando tutta la parte pratica fondamentale ai fini dell’esercizio della professione.

Quale sarà a proposito la decisione del MIUR? Lo scopriremo prossimamente.

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