Con Stradivari gli abeti caduti suoneranno ancora

Massimiliano Carrà

4 Aprile 2019 - 18:14

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Gli abeti caduti della Val di Fiemme diventeranno nuovi violini Stradivari

Con Stradivari gli abeti caduti suoneranno ancora

Gli abeti della Val di Fiemme, abbattuti dalla tempesta di pioggia e vento di novembre, rivivranno e daranno vita ai futuri violini, viole, violoncelli e contrabbassi Stradivari.

Federforeste ha infatti confermato il progetto e ha affidato le 2,5 tonnellate di tavole di pregiato legno di risonanza, ricavate dagli abeti caduti, alla Scuola internazionale di liuteria «Antonio Stradivari» di Cremona .

Per poter realizzare il progetto è stata necessaria la collaborazione delle Provincia autonoma di Trento e del comune bresciano di Salò che ha messo a disposizione il legname utile alla costruzione degli strumenti.

Federforeste in una nota evidenzia anche le tempistiche della costruzione degli strumenti musicali:

“Il legname sarà usato dopo stagionatura di tre anni in modo che perda l’umidità accumulata all’aperto e le sue fibre esprimano al meglio il passaggio delle note e delle vibrazioni”

.

Val di Fiemme, ancora allerta maltempo

La Val di Fiemme però è ancora in pericolo. La Protezione civile ha emesso un nuovo allarme maltempo per frane e bufere in Veneto e proprio per questo Federforeste ha voluto sottolineare:

“Il legno della Val Di Fiemme è solo una parte dell’enorme patrimonio boschivo che secondo la Coldiretti copre per più di un terzo la superficie italiana con 12 miliardi di alberi troppo spesso abbandonati a se stessi per l’abbandono dei terreni di montagna e la mancata gestione delle foreste”.

Non è un caso se l’Italia utilizza solo il 30% dell’incremento annuo dei boschi contro una media europea superiore al 55%. Inoltre, anche se l’industria italiana del legno è la prima nella UE, la materia che utilizza arriva però da altri Paesi come Austria, Francia, Svizzera e Germania.

Come sottolinea Federforeste, sarebbe necessario creare un’etichetta d’origine anche per il legno, perché dietro ogni tavola utilizzata vive un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani.

Inoltre, conclude Federforeste, gli stessi violini di Stradivari non esisterebbero e non avrebbero le loro esclusive proprietà musicali senza il legno degli abeti della Val di Fiemme.

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