A picco la sterlina e la credibilità di Liz Truss: i livelli su EURGBP e GBPUSD

Claudia Cervi

26 Settembre 2022 - 15:53

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Sterlina sui minimi storici: la moneta di Sua Maestà è a picco così come la credibilità della neo premier Liz Truss. Ecco cosa spaventa i mercati e quali livelli monitorare su EURGBP e GBPUSD.

A picco la sterlina e la credibilità di Liz Truss: i livelli su EURGBP e GBPUSD

Sterlina a picco sui minimi storici e sotto i record negativi del 1985. Un crollo che interessa principalmente il cable (il cambio contro il dollaro) e in minor misura EURGBP. A sole tre settimane dall’insediamento della nuova premier Liz Truss e di re Carlo III, è già in atto una speculazione sulla sterlina che porterà a nuovi equilibri nel Forex.

Vediamo allora nel dettaglio cosa spaventa i mercati e quali livelli monitorare su EURGBP e GBPUSD.

Perché la sterlina crolla

Il Regno Unito è sull’orlo di una profonda recessione e Liz Truss vuole affrontarla alla maniera di Margareth Thatcher: con un nuovo approccio fiscale che però non convince i mercati. La Thatcher affrontò la crisi economica degli anni ’80 con dottrine economiche monetariste e neoliberiste, incentrate sui tagli alla spesa pubblica e alle tasse e le politiche pubbliche a sostegno dell’offerta. Sotto la sua guida, il Regno Unito si trasformò da «malato d’Europa» a locomotiva dell’economia.

A questo ambisce la Truss che però sbaglia i tempi nell’annunciare il suo nuovo piano di aiuti da 150 miliardi di sterline (a fronte dei 14 miliardi racimolati con difficoltà in Italia) all’indomani della decisione della Bank of England (BOE) di alzare i tassi di interesse.
Il nuovo cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, ha spiegato che lo scopo del programma è quello di «far uscire l’economia da un periodo di inflazione del 13%, congelare le bollette energetiche, abbassare le tasse e deregolamentare il settore bancario». Per realizzare questi interventi è stato annunciato il più grande aumento dei prestiti dal 1972.

Supporti e resistenze su GBPUSD

La sterlina ha perso oltre 7 punti percentuali contro il dollaro da quando Liz Truss ha traslocato a Downing street. Ma il selling climax degli ultimi giorni spaventa i mercati e fa temere ulteriori ribassi. GBPUSD ha toccato a 1,0350 il livello più basso mai registrato nella storia del cable, sfondando il minimo del 1985 a 1,0520.

Grafico settimanale GBPUSD Grafico settimanale GBPUSD Fonte TradingView

Fin dove potrebbe scendere? Molti operatori temono che si arrivi presto alla parità tra sterlina e dollaro, in corrispondenza della mediana di un canale ribassista tracciato dai top del 2007. Nel breve termine, tuttavia, gli oscillatori di momentum sono sconfinati in zona estrema di ipervenduto lasciando intendere che un rimbalzo è possibile. A confermare questa ipotesi, la formazione di una candela con una lunga coda al ribasso. Movimenti verso 1,14, o eventualmente verso 1,18, non modificherebbero l’attuale trend ribassista. La strada per il recupero appare infatti disseminata di ostacoli e solo oltre 1,2750 giungerebbero i primi segnali in questo senso.

Supporti e resistenze su EURGBP

Volatilità elevatissima anche su EURGBP che con il massimo a 0,9277 si avvicina ai record del 2020 a circa 0,95 per poi tornare sui livelli di apertura attestandosi a 0,89 circa. Area 0,88-0,89 farà ora da spartiacque nel prossimo futuro: oltre questo riferimento la sterlina perderà ulteriormente valore offrendo all’euro la possibilità di muoversi nel range 0,89-0,93. Discese sotto 0,87 riporterebbero le quotazioni nel range di oscillazione tra 0,84 e 0,88.

Grafico settimanale EURGBP Grafico settimanale EURGBP Fonte TradingView

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