A cosa serve e cosa fa il commercialista?

Caterina Gastaldi

21 Luglio 2022 - 18:57

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Quali sono le operazioni che si possono svolgere senza il supporto di un commercialista e in quali invece è obbligatorio?

A cosa serve e cosa fa il commercialista?

Quando ci si rivolge a un commercialista lo si fa per richiedere la sua consulenza e il suo aiuto nella gestione di materie di diverso tipo, da quelle fiscali, economiche, finanziarie o tributarie, per esempio.

Essendo una figura che lavora sia con privati, sia con aziende, è spesso parte della vita di molti e chiunque sia interessato ad aprire una partita Iva o ne faccia uso sa di dovercisi rivolgere. Ma di cosa si occupa in generale il commercialista e quando è importante rivolgercisi? È sempre obbligatorio oppure è anche possibile svolgere delle operazioni in autonomia?

In realtà, legalmente parlando, non si ha l’obbligo di avere un commercialista, anche se si è in possesso di una partita Iva, ma la sua presenza diventa importante per alleggerire il carico dei clienti ed evitare problematiche riguardanti diversi campi.

Cosa fa il commercialista

Ci si può rivolgere a un commercialista per diverse attività, come l’apertura di una partita Iva o la gestione della propria contabilità o compilare la dichiarazione dei redditi, per esempio.

In generale, si possono identificare i suoi compiti nelle seguenti mansioni generali:

  • occuparsi della gestione della contabilità dei clienti, che siano imprese, aziende, o partite Iva, per esempio;
  • fornire consulenze quando in campi di suo interesse, come quello fiscale o quello tributario;
  • revisionare i bilanci e valutarli di conseguenza;
  • assistere i clienti nei vari adempimenti fiscali e tributari e aiutarli in questo senso;
  • in qualità di curatore fallimentare, il commercialista si occupa anche della liquidazione dei beni;
  • pianificare, compilare, ed eseguire le dichiarazioni dei redditi;
  • aiutare durante l’apertura e la gestione delle partite Iva;
  • infine, di fronte ai diversi organi della giurisdizione tributaria si occupa anche di rappresentare i suoi clienti.

Questa lista di mansioni è molto ampia ed è giusto tenere conto del fatto che spesso i commercialisti tendono ad avere specifiche aree di competenza, soprattutto in caso di situazioni molto particolari, come per esempio la ricezione di pagamenti da fonti online come Patreon o YouTube.

È obbligatorio avere un commercialista?

In generale, per legge, non si è obbligati ad affidarsi a un dottore commercialista. I contribuenti, o i liberi professionisti, o anche gli imprenditori possono infatti gestire la loro contabilità, inviare la dichiarazione dei redditi, e aprire una partita Iva, senza bisogno di affidarsi a questa figura.

Fanno eccezione, in questo caso, alcune particolari situazioni, come per esempio le società obbligate alla revisione legale o alcune tipologie di enti. A esclusioni di questi casi però, in teoria si può gestire la propria contabilità autonomamente, soluzione valida soprattutto nei casi in cui si ha già una certa conoscenza della materia.

Pur non essendo strettamente obbligatorio rivolgersi a questa figura, è comunque una scelta fatta da molti, proprio per via delle conoscenze specifiche di cui è in possesso, che permettono di avere una sicurezza maggiore in diverse situazioni.

I requisiti per poter essere commercialista

Il commercialista, anche detto dottore commercialista, per poter esercitare questa professione è necessario che sia laureato e iscritto all’albo dei commercialisti.

I percorsi di laurea consigliati per coloro che praticano questa professione sono di tipo economico, come finanza, economia e commercio, o scienze economico-aziendali. Per poter praticare è anche necessario che il professionista si formi con un periodo di praticantato e superi lo specifico esame di abilitazione.

Inoltre, è richiesto al commercialista di rispettare i seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano, oppure di uno stato facente parte dell’Unione Europea, oppure di uno stato con cui siano in atto degli accordi di reciprocità;
  • essere in possesso di condotta irreprensibile;
  • poter godere del pieno esercizio dei diritti civili;
  • infine è necessario che sia residente oppure professionalmente domiciliato nel circondario in cui è costituito l’ordine a cui è stata fatta richiesta di iscrizione oppure trasferimento.

Quanto costa un commercialista

Il costo di un commercialista è molto variabile e cambia a seconda del tipo di collaborazione richiesta, della complessità della stessa, della zona, e anche dell’esperienza del commercialista in questione.

Di media un dottore commercialista che durante il corso dell’anno si occupa della gestione degli adempimenti fiscali e contabili, del versamento delle imposte dovute, della consulenza fiscale, della fatturazione, e del deposito del bilancio in Camera di Commercio, può arrivare intorno ai 2.500 euro annui.

Tuttavia, se per esempio si richiede il supporto del professionista in questione solo per un compito specifico, il prezzo sarà molto differente. Per esempio, per avere aiuto durante la compilazione della dichiarazione dei redditi 730, il prezzo può essere di circa 50 euro.

Chi invece fa uso del regime forfettario e si affida al supporto di un dottore commercialista, avendo una contabilità più semplice rispetto ad altri, può aspettarsi dei costi sui 1.000 euro all’anno.

Nel momento in cui si rivolge a un professionista di questo settore è sempre opportuno richiedere un preventivo.

L’importanza di un buon commercialista

Siccome, in generale, il compito del commercialista è occuparsi della gestione degli adempimenti dei suoi clienti, aiutando quindi non solo a risparmiare e scegliere la tipologia di contabilità corretta, o proporre l’utilizzo di bonus, ma seguire e ricordare tutte le scadenze per evitare sanzioni, è fondamentale rivolgersi alla persona giusta.

Gli adempimenti in materia fiscale infatti sono estremamente complessi e la materia in sé è in continuo cambiamento, perennemente soggetta a modifiche.

A seconda del tipo di professione che si ha, e di impegni che bisogna rispettare, non è detto che ogni commercialista sia in grado di dare i giusti consigli. È sempre quindi consigliabile affidarsi a un dottore che sia esperto nel proprio campo professionale.

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