Wind Tre corteggia Fastweb: aggregazioni nel settore tlc favorirebbero anche Tim?

Alessandro Venuti

14 Dicembre 2018 - 10:37

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Tornano le voci di nozze fra Wind Tre e Fastweb. L’eventuale aggregazione favorirebbe la nascita del terzo operatore italiano sulla telefonia fissa alle spalle di Tim

Wind Tre corteggia Fastweb: aggregazioni nel settore tlc favorirebbero anche Tim?

Voglia di aggregazione nel settore TLC italiano. Secondo quanto riportato questa mattina dalla stampa i cinesi di Hutchison, ossia i maggiori azionisti di Wind Tre, starebbero valutando l’ingresso in Fastweb.

Di questa possibilità si parla da molto tempo, fin dal 2014 quando, ossia da quando la cessione del gestore di telefonia fissa a Vodafone sembrava cosa fatta. Per il momento non si conosco ulteriori dettagli ma sembra che sia in corso una fase di due diligence fra Wind Tre e Fastweb con in campo alcune banche per valutare l’operazione dal punto di vista monetario.

Il potenziale dell’operazione Wind Tre - Fastweb

L’obiettivo sarebbe quello di dar vita al terzo operatore italiano sulla telefonia fissa alle spalle di Tim, con una quota di mercato vicina al 30%.

Fastweb detiene circa il 15% del mercato per quanto riguarda le connessioni da linea fissa a Internet, come Vodafone e Wind Tre, ed è ben sotto Tim che arriva al 50% circa delle quote. Un’acquisizione da parte di Wind Tre porterebbe quest’ultima a diventare il secondo operatore nel mercato delle linee fisse.

Fusione Wind Tre-Fastweb assist per Tim in Borsa?

Il ritorno di questi rumors di stampa circa un’aggregazione nel settore della telefonia fissa potrebbe favorire i rialzi di Tim in Borsa? Difficile dirlo al momento con esattezza. Certo è che i fronti delicati per l’ex monopolista italiano sono davvero tanti e tutti molto caldi, a cominciate dallo scontro aperto fra i due soci Vivendi e il fondo Elliott.

Le ultime news ci informano che Vivendi intende diramare oggi i nomi dei consiglieri da revocare, insieme a quelli dei sostituti. Alcune indiscrezioni suggeriscono in nomi di: Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Paola Giannotti, Dante Roscini e Massimo Ferrari.
Elliott mirerebbe invece a dilazionare i tempi del rinnovo del Cda per arrivare all’assemblea di bilancio di aprile, quando sarà pronto anche il nuovo piano industriale di Gubitosi.

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