Wall Street: trimestrale Jp Morgan batte le stime ai minimi di 7 anni su EPS e ricavi

Livio Spadaro

13 Aprile 2016 - 13:38

Jp Morgan ha battuto le attese ai minimi di 7 anni, registrando un EPS di $1,35 e profitti da interessi per $11,7 miliardi. CET1 ratio all’11,7%.

Wall Street: trimestrale Jp Morgan batte le stime ai minimi di 7 anni su EPS e ricavi

Jp Morgan Chase, una delle più grandi banche d’America, ha pubblicato i conti relativi al primo trimestre 2016 che hanno battuto le stime sull’EPS e sul fatturato (inteso come profitto da interessi netti). Il consenso sui conti di Jp Morgan è tra i più bassi degli ultimi 7 anni, in accordo con l’intero settore finanziario americano considerato il più debole di quelli dell’economia USA.

Il CET1 ratio è risultato pari all’11,7% mentre l’EPS è di $1,35. I ricavi netti sono saliti a $24,083 miliardi mentre l’utile netto è sceso del 7% rispetto ad un anno fa, con un ammontare di $5,52 miliardi. Soddisfatto il CEO della banca, Jamie Dimon, che giudica “solidi” i conti pubblicati da Jp Morgan.

Jp Morgan: battute le stime più basse dal 2009

Jp Morgan ha battuto le stime degli analisti, ai minimi di 7 anni, nel primo trimestre 2016. La banca ha dato il via alla stagione delle trimestrali del settore in America e nei prossimi giorni sarà il turno di Citigroup, Wells Fargo e Bank of America.

Gli esperti hanno decisamente tagliato le previsioni su questa trimestrale, credendo che le banche statunitensi soffrano ancora per i bassi livelli dei tassi di interesse e per la loro esposizione alle compagnie petrolifere a stelle e strisce.

Jp Morgan: EPS e profitti da interessi migliori delle stime

Jp Morgan lancia quindi un segnale positivo, con un EPS e profitti su interessi al di sopra delle attese. Nel primo trimestre dell’anno la banca USA ha registrato un utile per azione di $1,35 contro una stima media di $1,26.

Tuttavia, il dato risulta in deciso calo rispetto allo stesso periodo del 2015, quando era risultato pari a $1,45. I profitti derivanti dai tassi di interesse invece, hanno anch’essi battuto le stime del consenso poste a $11,3 miliardi, registrando un ammontare pari a $11,7 miliardi.

Come spiega lo stesso istituto, la crescita dei guadagni sui tassi è stata dovuta principalmente all’aumento dei prestiti e all’incremento dei tassi di interesse sul costo del denaro.

Jp Morgan: calano gli utili netti, pesa divisione Investment Banking

Gli utili netti invece, sono scesi a $5,52 miliardi dai $5,914 miliardi del primo trimestre 2015. Questo calo è dovuto principalmente alla discesa degli utili del 22% della divisione Investment Banking, del 17% dalla divisione commerciale e dalla perdita netta di €32 milioni registrata nel segmento Corporate.

Aumentano del 12% gli utili del segmento Consumer & Community Banking e del 17% quelli derivanti dalla divisione Asset Management. Il CET 1 ratio è risultato pari all’11,7% mentre il ROTCE al 12%.

Jp Morgan: conti solidi secondo il CEO Jamie Dimon

La banca USA si conferma così la posizione di leader di mercato con un portafoglio clienti del Global Investment Banking numero 1 in Sud America, America del Nord ed Europa. Nel comunicato, Jamie Dimon, CEO di Jp Morgan, si ritiene soddisfatto dei solidi risultati pubblicati dall’istituto.

Il top manager ha sottolineato come il business Consumer Banking abbia mostrato segni di miglioramento grazie soprattutto alla crescita dei depositi e dei prestiti. Dimon ha evidenziato inoltre come Jp Morgan abbia mantenuto la leadership nell’Investment Banking e nell’Asset Management, nonostante il mercato difficile. Il CEO ha infine annunciato di aspettarsi una crescita dei rendimenti per gli azionisti grazie al buyback da $1,9 miliardi approvato dal cda.

In pre-market le azioni di Jp Morgan registrano un rialzo del +2,9% pari ad una quotazione di 61$.

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