Voluntary disclosure e reato di autoriciclaggio: nuovo rinvio? I dubbi sull’arrivo in Aula a fine mese

Voluntary disclosure e reato di auto riciclaggio, è quasi fatti? A guardare il calendario dei lavori parlamentari potrebbe sembrare di sì: il capogruppo del Partito democratico, il deputato Roberto Speranza, ha infatti calendarizzato il provvedimento per l’esame dell’Aula di Montecitorio a partire dal prossimo 29 settembre. Eppure, nonostante questa accelerazione abbia stupito gli osservatori, non c’è chi manca di far notare che l’iter del provvedimento è ben distante da un’approvazione in tempi rapidi.

Il progetto di legge è bloccato in Commissione finanze

Chi ha seguito il tortuoso percorso di questa proposta legislativa, in effetti, è ben consapevole che al momento è saldamente impantanata nei meandri della Commissione finanze della Camera dei deputati. Una situazione destinata, almeno per ora, a non risolversi così facilmente, poiché si attende ancora la presentazione, da parte del Governo, del disegno di legge relativo alla riforma dei reati economici, ricompreso all’interno sul testo del ddl Criminalità approvato dal Consiglio dei Ministri lo corso 29 luglio. L’esecutivo ha chiesto alla commissione di bloccare i lavori per poter fare opera di coordinamento tra i testi ed evitare di far nascere due norme potenzialmente divergenti sul tema dell’autoriciclaggio.

Permangono i dubbi sulle reali intenzioni del Governo

Eppure, i pronostici su quanto accadrà mercoledì 24 luglio, quando la commissione Finanze si dovrebbe riunire per dare il via libera nell’Aula di Montecitorio per l’esame del disegno di legge sul rientro dei capitali e sull’autoriciclaggio, sono divergenti. I soliti beninformati assicurano che ci si appresti a un nuovo inevitabile rinvio, anche perché il testo annunciato dal Governo non è ancora stato incardinato.