Visite fiscali INPS sospese fino all’8 marzo: ecco per chi

Marta Tedesco

6 Marzo 2020 - 11:39

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L’INPS ha sospeso le visite fiscali fino all’8 marzo in quattro regioni italiane del focolaio per arginare la diffusione del coronavirus

Visite fiscali INPS sospese fino all’8 marzo: ecco per chi

L’emergenza coronavirus fa sentire i suoi effetti sull’attività dell’INPS che ha attivato delle misure speciali per far fronte alla crisi. Per alcune Regioni è stato deciso che le visite fiscali saranno sospese fino all’8 marzo.

Questi provvedimenti sono stati attuati con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile il rischio di diffusione del virus. In via eccezionale, è stato quindi attivato un servizio di “sportello veloce”, ovvero dei call center provinciali utili a evitare che si creino code agli sportelli.

Visite fiscali sospese, ecco dove

L’INPS ha deciso di attuare delle contromisure per limitare la diffusione del coronavirus. Le Regioni coinvolte sono Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Dal sito ufficiale dell’Istituto si legge: la visite fiscali «Sono sospese fino all’8 marzo le visite mediche di controllo domiciliare e ambulatoriale». In più, sono state anche bloccate “le visite assistenziali e previdenziali nelle unità operative medico-legali” fino al 9 marzo.

Il resto dei servizi nelle strutture facenti parte della cosiddetta “zona gialla” sarà invece limitato. In Lombardia potrebbe essere ridotto il numero di accessi alle sedi e sospesi alcuni servizi allo sportello. In Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, invece è disponibile solo lo sportello veloce, un servizio di call center utile a supplire alle riduzioni dei servizi dell’Istituto.

Gli altri interventi dell’INPS in risposta al coronavirus

La direzione provinciale dell’INPS di Bologna ha invitato inoltre l’Ordine dei medici a dare indicazioni specifiche ai medici di medicina generale, al fine di “agevolare le misure cautelative per evitare la diffusione del coronavirus”.

Nello specifico, ai medici di famiglia si chiede di specificare “chiaramente” nelle diagnosi dei pazienti “se si tratta di quarantena, isolamento fiduciario, febbre con sospetto di coronavirus o in alternativa il codice V29.0 corrispondente a quarantena obbligatoria o volontaria, sorveglianza attiva”. Questa misura è ritenuta necessaria per i medici Inps, che “in seguito a indicazioni dalla direzione generale, sede per sede, metteranno un’esenzione dalle visite fiscali per tale tipo di diagnosi”.

Per quanto riguarda invece i territori afferenti alla “zona rossa”, l’Istituto di previdenza ha disposto la chiusura delle agenzie di Codogno (LO), di Este (PD) e il Punto INPS di Mirano (VE). Inoltre, ai dipendenti che risiedono negli 11 Comuni focolaio è stata data la possibilità di fare smart working. Per questo “tutti i direttori responsabili di strutture sono invitati a favorire la modalità di lavoro agile”.

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