Continuano ad aumentare a macchia di leopardo i casi di variante Delta in tutta Italia. Ecco quanto è già diffusa e qual è la situazione regione per regione.
La variante Delta continua a correre in tutta Italia e le Regioni si stanno mobilitando per limitare quanto più possibile la diffusione del ceppo proveniente dell’India per non mettere a rischio le riaperture, come accaduto nel Regno Unito.
Al momento l’Italia è il quinto Paese al mondo per incidenza di variante Delta, secondo quanto riportato dal Financial Times e se in un primo momento questo ceppo non destava particolari preoccupazioni, con un’incidenza di circa l’1% a livello nazionale, adesso l’attenzione resta massima, dato che in poco tempo ha raggiunto una diffusione pari al 9% di tutti i casi sequenziati. Anche le previsioni dell’Ecdc non sono delle migliori, si prevede infatti che entro agosto questo ceppo diventerà quello dominante in Europa e che sarà il responsabile del 90% dei contagi. Vediamo quanto è già diffusa nelle varie regioni la variante Delta.
Variante Delta, i casi in Italia regione per regione
I casi di variante Delta in Italia si moltiplicano giorno dopo giorno e in tutto lo Stivale aumentano a macchia di leopardo i focolai e i casi sequenziati. Per scongiurare una possibile nuova ondata il premier Mario Draghi ha richiesto di “procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità”, in modo tale da aumentare il numero di cittadini protetti grazie all’antidoto, anche se ormai un incremento dei casi sembra essere dato quasi per scontato. Ma vediamo dove sono stati registrati i vari casi e qual è la situazione regione per regione.
Lombardia
La Lombardia è una delle regioni in cui è stata riscontrata una maggiore incidenza della variante Delta (3,25% nel mese di giugno) mentre la variante Delta Plus è allo 0,8%. La conferma arriva proprio dall’assessore al Welfare Letizia Moratti:
“Qui abbiamo deciso di sequenziare tutti i positivi e a giugno come variante prevalente abbiamo la variante inglese (64%)” per quanto riguarda il ceppo proveniente dall’India “sono numeri più alti di settimana scorsa perché abbiamo deciso di sequenziare tutti i positivi. I vaccini sono l’arma più efficace”.
Lazio
Anche nel Lazio aumentano le preoccupazioni riguardanti la variante Delta tanto che la Regione ha deciso di anticipare i richiami del vaccino AstraZeneca a luglio e di rimandare la vaccinazione per la fascia di età tra i 12 e i 16 anni. L’obiettivo infatti è quello di proteggere il maggior numero di persone a rischio ospedalizzazione.
Intanto aumentano anche i contagi, con un nuovo focolaio ad Aprilia, dove 17 persone sono risultate positive. Pare che l’origine sia stata una donna che si muoveva per lavoro nella Capitale ogni giorno, spostandosi con il treno.
Campania
La Campania è la regione in cui sono stati registrati più casi di variante Delta in tutta Italia con diversi focolai sparsi in diverse aree. I casi del ceppo indiano sono stati individuati a Torre del Greco, con 44 contagi, di cui 32 ancora positivi. Anche nel vesuviano sono stati registrati ben 83 contagi.
Anche il presidente del Ceinge, Pietro Forestieri, ha lanciato l’allarme, parlando di un incremento fino al 25% dei casi di variante indiana, stando ai numeri dal Piano di sorveglianza genomica della Regione Campania.
Sardegna
In Sardegna ha fatto preoccupare il focolaio nato all’interno della troupe impegnata nelle riprese del film Disney «La Sirenetta». In totale sono stati individuati 15 casi di variante Delta di cui 13 appartenenti allo staff del film.
La conferma della positività al nuovo ceppo è arrivata dal laboratorio di Microbiologia e virologia di Sassari che ha confermato la presenza della variante Delta in tutti i tamponi sospetti.
Veneto
In Veneto sono stati individuati una cinquantina di casi, come ha riferito Antonia Ricci, la direttrice dell’laboratori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie precisando che si tratta di un focolaio nato in un’azienda del trevigiano che si è diffuso tra i dipendenti e i loro familiari.
Sicilia
Anche in Sicilia sono stati rilevati 10 casi di variante Delta, le persone risultate positive erano tutti migranti sbarcati a Lampedusa provenienti dal Bangladesh e al momento si trovano tutti su una nave quarantena.
Puglia
In Puglia, e più precisamente a Brindisi è stato individuato un focolaio di variante Delta. La notizia è stata diffusa dallo stesso governatore della Regione, Michele Emiliano, precisando che il focolaio è “stato strettamente monitorato”.
Umbria
Anche in Umbria sono stati individuati 6 casi di variante Delta, ma “essendo il numero dei casi decisamente basso, la situazione rimane sotto controllo”, precisa la regione.
Alto Adige
In Alto Adige è risultata positiva alla variante Delta una persona, si tratta di un individuo “piuttosto giovane, non vaccinato e senza patologie pregresse, che è stato infettato da questa variante e si trova in terapia intensiva”, spiega il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.
Emilia Romagna
Anche in Emilia Romagna la variante Delta continua a fare paura e ai 25 casi accertati nel piacentino, individuati all’interno di un focolaio nella logistica, si aggiungono altri 3 contagi a Modena e 2 a Bologna. L’assessore Donini ha fatto sapere che la sua regione continuerà con i sequenziamenti, proprio come avviene nelle altre regioni, precisando che “attualmente tutti i casi sono oggetto di una attentissima indagine epidemiologica dei contatti”.
I vaccini sono efficaci contro la variante Delta?
Quello che preoccupa maggiormente della variante Delta, oltre la sua maggiore capacità di diffusione, è il fatto che possa essere resistente ai vaccini attualmente in somministrazione. Fortunatamente un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet smentisce questa credenza. I ricercatori hanno infatti confermato l’efficacia dei vaccini - sia Pfizer che AstraZeneca - contro la variante indiana, anche se con una percentuale inferiore rispetto alla variante Alpha (inglese), il ceppo dominante il Italia.
Nelle specifico, gli scienziati hanno rilevato che il vaccino di Pfizer offre una protezione al 79% contro la variante Delta, rispetto al 92% con la variante Alpha, anche per quanto riguarda il candidato di AstraZeneca la protezione contro la variante indiana (60%) è inferiore rispetto a quella inglese (73%).
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