Vaccino Johnson & Johnson, via libera seconda dose: come funziona e a chi tocca

Martino Grassi

3 Novembre 2021 - 14:59

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Via libera dell’AIFA alla seconda dose per le persone che hanno ricevuto il candidato di Johnson & Johnson. Ecco come funziona, quando andrà fatta e chi tocca.

Vaccino Johnson & Johnson, via libera seconda dose: come funziona e a chi tocca

Le persone che si sono fatte immunizzare con il vaccino di Johnson & Johnson potranno fare un nuovo richiamo con il candidato di Pfizer. L’annuncio arriva direttamente dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa che ha anticipato la comunicazione ufficiale dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).

La nuova direttiva interessa circa un milione e mezzo di italiani che hanno ricevuto il candidato monodose, tra non molto una circolare del ministero della Salute fornirà tutti i dettagli sulle modalità di somministrazione della dose aggiuntiva. Vediamo cosa aspettarci.

Vaccino Johnson & Johnson: via libera alla seconda dose

“Sulla nuova dose di vaccino anti-Covid per coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson, l’intendimento è di indicare a tutti la somministrazione eterologa, ossia con vaccino a mRna, passati i 6 mesi dall’inoculazione o per chi vuole anche prima. La decisione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dovrebbe arrivare entro oggi”. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha anticipato all’Ansa quali saranno le nuove direttive per le persone che sono state vaccinate con il candidato di Johnson & Johnson.

Nella giornata di oggi è arrivato anche il via libera ufficiale dell’AIFA, adesso si attende una circolare del ministero della Salute in cui saranno contenuti tutti i dettagli sull’inoculazione e sull’ottenimento del green pass. Sempre per oggi atteso il via libera del Comitato Tecnico Scientifico per la terza dose a tutte le persone con più di 60 anni.

Seconda dose Johnson & Johnson: come funziona e chi deve farla

Tutte le persone che hanno ricevuto la prima dose del vaccino di Johnson & Johnson potranno ricevere anche una dose booster di un vaccino anti Covid a RNA messaggero, molto presumibilmente il candidato di Pfizer/BioNTech. Lo somministrazione della dose aggiuntiva potrebbe avvenire anche prima che siano trascorsi i sei mesi dall’inoculazione del siero J&J.

La decisione si è resa necessaria davanti al nuovo incremento dei contagi, che potrebbe sfociare in una nuova violenta ondata e in una nuova potenziale pressione sugli ospedali, sulla base di quanto accaduto anche nel Regno Unito. Diversi studi infatti sono concorsi nell’affermare che con il passare del tempo si registri un calo della protezione e dell’abbassamento del livello di anticorpi ottenuti grazie al farmaco contro il Covid.

Per evitare una possibile recrudescenza del virus il governo ha dato il via libera anche alla terza dose di vaccino per tutte le persone con più di 60 anni e a tutte le persone fragili che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 6 mesi. Entro la fine del 2021, la dose booster potrebbe essere estesa anche a tutte le persone con più di 50 anni oltre che a tutti gli insegnanti, come ha anticipato nel corso della giornata di oggi il sottosegretario alla Salute Costa.

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