Vaccini, perché l’Italia a giugno potrebbe trovarsi con (almeno) 7,3 milioni di dosi in meno

Alessandro Cipolla

20 Maggio 2021 - 09:57

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Stando alla tabella aggiornata del Ministero della Salute, in Italia entro giugno devono essere consegnate 7,3 milioni di dosi di CureVac, il vaccino anti-Covid tedesco al momento in fase di verifica da parte dell’Ema: per Nicola Magrini dell’Aifa, da noi non arriverà prima di luglio. Il “buco” però potrebbe essere ben più consistente.

Vaccini, perché l’Italia a giugno potrebbe trovarsi con (almeno) 7,3 milioni di dosi in meno

L’Italia a giugno rischia di ritrovarsi con 7,3 milioni di vaccini in meno, ma questo buco potrebbe trasformarsi in un’autentica voragine. Tutto nasce da due dichiarazioni riportate dall’edizione odierna del Corriere della Sera.

La prima è quella di Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha spiegato come il vaccino anti-Covid tedesco di CureVac è “atteso a luglio, siamo ottimisti”.

CureVac infatti è ancora al vaglio dell’Ema, che a breve dovrebbe dare il suo responso. Nella tabella del Ministero della Salute aggiornata allo scorso 23 aprile, si legge però che nel secondo trimestre in Italia sono attese 7,3 milioni di dosi, ma dalle parole di Magrini si capisce che difficilmente il vaccino potrà arrivare entro giugno come indicato.

Un possibile consistente ammanco rispetto alla tabella del Ministero della Salute, ma leggendo poi quanto dichiarato dal ministro Roberto Speranza c’è il rischio che il numero complessivo delle dosi di vaccino in meno nel primo semestre possa essere ben maggiore.

Vaccini, a giugno milioni di dosi in meno in Italia?

A meno di una decisa accelerazione nei prossimi giorni sul fronte CureVac, stando a quanto dichiarato da Nicola Magrini a giugno in Italia dovrebbero arrivare 7,3 milioni di dosi in meno rispetto a quanto indicato dal Ministero.

Non si tratta di certo di una buona notizia per la nostra campagna vaccinale, che fatica a viaggiare sui ritmi di marcia indicati dal commissario straordinario Francesco Figliuolo: l’obiettivo delle 3,5 milioni di somministrazioni a settimana, ovvero 500.000 al giorno, finora non è stato mai raggiunto.

Dalla seconda metà di aprile, quando è stato messo nero su bianco che si doveva procedere con 500.000 iniezioni al giorno, i risultati sono stati modesti: nella settimana del 19 aprile 2.467.000 somministrazioni, 2.970.000 in quella del 26 aprile, 3.374.000 nella successiva del 3 maggio e infine 3.375.000 nella scorsa del 10 maggio.

Per il ministro Roberto Speranza, a giugno arriveranno nel nostro Paese “ 20 milioni di dosi ”. Una fornitura consistente, ma che sarebbe ben al di sotto delle aspettative complessive per quanto riguarda questo secondo trimestre.

tabella vaccini

Fonte Ministero della Salute

Guardando la tabella del Ministero, considerando anche dicembre 2020 in totale in Italia la stima aggiornata per il primo semestre del 2021 parla di circa 76,2 milioni di vaccini anti-Covid previsti.

Al momento ne sono stati distribuiti complessivamente alle Regioni 32,2 milioni. Considerando i 20 milioni annunciati da Speranza per giugno e il probabile ammanco di 7,3 milioni di dosi CureVac, il totale fa 59,5 milioni di dosi per il primo semestre.

Questo vuol dire che mancherebbero all’appello la bellezza di 16,7 milioni di dosi, escludendo già dal computo quelle di CureVac. Difficile che questa buco possa essere totalmente colmato con le consegne previste per l’ultima decade di maggio.

Se consideriamo poi che nel terzo trimestre ci arriveranno 26 milioni di dosi AstraZeneca e 16 milioni di Johnson & Johnson, potenzialmente non utilizzabili al momento per gli under 60, ecco che i problemi potrebbero diventare ben maggiori.

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