Vaccini anche nelle chiese in Italia

Marco Ciotola

02/04/2021

22/06/2021 - 17:16

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Si parte dalla Sicilia: 477 chiese saranno domani sede delle vaccinazioni anti-Covid

Vaccini anche nelle chiese in Italia

Somministrazione dei vaccini anti-Covid anche nelle chiese in Italia. Una realtà di scena a partire da domani, quando circa 477 chiese in Sicilia si trasformeranno in veri e propri hub vaccinali, contribuendo così all’accelerazione del Paese nella lotta alla pandemia.

Una mossa che per ora riguarda la sola Regione guidata dal governatore Nello Musumeci, e non è chiaro se sia destinata a estendersi ad altre.

Ma non si tratta certo di una novità visto che già in molti Paesi, specie tra Regno Unito e USA, molti luoghi sacri vengono resi centri di somministrazione, nell’ottica di garantire il moltiplicarsi degli spazi da destinare alle vaccinazioni.

Il tutto nasce dall’accordo tra la Conferenza episcopale siciliana e l’assessorato alla Salute della Regione.

Vaccini anche nelle chiese in Italia

Proprio la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) aveva offerto le sue strutture per la campagna vaccinale e stanziato oltre 150 milioni di euro per combattere quelle che denuncia come “faglie sociali” aggravate dal coronavirus.

In sostanza - evidenzia la CEI - i ricchi si fanno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, situazione che “richiama a un forte senso di responsabilità che deve accomunare le istituzioni, sia quelle civili sia quelle religiose”:

“La Cei ribadisce la disponibilità a collaborare alla campagna vaccinale con la messa a disposizione delle strutture edilizie delle Chiese che sono in Italia: vuole essere un nuovo contributo di carità, in continuità con un cammino già avviato in tal senso presso numerose Diocesi”.

Una disposizione che si è tradotta così in almeno 477 punti vaccinali presso chiese attivi da domani nella Regione Sicilia, e che potrebbe presto riguardare altre Regioni.

Le somministrazioni saranno destinate alla fascia d’età che va dai 69 ai 79 anni e il vaccino sarà quello di AstraZeneca, solo da pochi giorni rinominato Vaxzevria.

Per ogni punto ci sarà un medico, un infermiere e un delegato amministrativo addetto al supporto nella compilazione dei moduli; moduli che esonerano comunque la parrocchia da ogni tipo di responsabilità sanitaria.

Intervistato dall’ANSA, il presidente della Conferenza episcopale siciliana e arcivescovo di Catania, il monsignor Salvatore Gristina, ha descritto l’iniziativa come “un messaggio di speranza che intendiamo inviare alla vigilia della Pasqua, occasione di prossimità e di solidarietà verso le persone più fragili”.

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