Vaccini, la Germania si stacca dall’Ue: accordo per 30 milioni di dosi con BioNTech

Chiara Ridolfi

28 Dicembre 2020 - 15:45

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La Germania rompe con il piano dell’Ue e stipula un accordo bilaterale per ottenere ulteriori 30 milioni di vaccini per il 2021. Berlino corre da sola nella lotta al Covid-19.

Vaccini, la Germania si stacca dall’Ue: accordo per 30 milioni di dosi con BioNTech

La Germania ha deciso di correre da sola e di procedere anche con un accordo bilaterale con BioNTech. Il governo federale ha infatti ammesso di aver stipulato un contratto con l’azienda produttrice di vaccini che gli permetterà di avere ulteriori 30 milioni di dosi nel 2021, oltre a quelle acquistate con l’Ue.
Si rompe così la presunta azione unitaria dell’Europa nella lotta al Covid-19 che prevedeva un cammino comune per i Paesi dell’Ue.

Berlino ha invece deciso di procedere in maniera autonoma e oggi la conferma è arrivata direttamente dal portavoce del ministero della Salute tedesco che nel corso di una conferenza stampa ha confermato la notizia. Nelle ultime ore notevoli polemiche aveva già suscitato il numero di gran lunga maggiore di vaccini giunti nel Paese: mentre in Italia sono arrivate le simboliche 9.750 dosi in Germania si sono avute ben 151.125 vaccini. Una distruzione che ha subito messo in chiaro una disparità di numeri di non poco conto, sebbene il portavoce abbia poi spiegato che si sarebbe trattato delle dosi simboliche insieme ad un primo carico.

Lo stato federale governato da Angela Merkel, grazie all’accordo stipulato in modo bilaterale, avrà così diritto a circa 55,8 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech nell’anno 2021. Successivamente altre 50,5 milioni dovrebbero arrivare da Moderna, una volta che il farmaco riuscirà ad avere il via libera dell’Ema.
Come riporta il quotidiano Bild anche con questa azienda la Germania avrebbe intenzione di stipulare degli accordi bilaterali, in modo da avere dosi in più oltre a quelle stabilite a livello europeo. Anche in questo caso Berlino stabilirebbe quindi degli accordi separati dall’Ue, in modo da ottenere un carico maggiore e riuscire ad avere una maggiore copertura.

Perché la Germania ha deciso di fare un accordo privato con BioNTech?

A spingere il governo federale a stipulare un accordo privato sarebbero state le pressioni degli ultimi giorni. Le forze politiche di opposizione hanno infatti messo in luce come non solo le dosi sarebbero state poche, ma anche come il Paese stesse arrivando in ritardo rispetto a USA e Inghilterra. Il governo, sotto la spinta dell’opposizione, ha così deciso di incrementare il suo apporto di vaccini, in modo da riuscire a ottenere l’immunità di gregge entro il 2021.

Le dosi che giungeranno nel Paese, grazie ad accordi bilaterali ed europei, permetteranno infatti di vaccinare ben 68 milioni di cittadini dando così la possibilità alla Germania di ottenere la tanto agognata immunità di gregge.
Il portavoce del ministero della salute tedesco ha fatto sapere che in questo modo, entro la fine del 2020 la Germania avrà a disposizione 1,3 milioni dosi di vaccino Biontech-Pfizer. Per la fine di gennaio si arriverà poi a 3-4 milioni di dosi che saliranno a 11-13 milioni entro il primo trimestre del 2021. Ogni settimana alla Germania spetterà quindi un carico di 670mila dosi, contro le 470mila dell’Italia.

L’accordo bilaterale stipulato dalla Germania getta ulteriore benzina sul fuoco, dopo le critiche giunte per il maggiore carico di dosi del 27 dicembre. Sebbene il portavoce del ministero della salute tedesco abbia precisato che le dosi giunte il 27 dicembre sarebbero comprensive del carico «simbolico» e del primo vero carico (in Italia atteso per la giornata di oggi) le polemiche non sembrano placarsi.
Gli accordi stipulati in modo privato con BioNTech di certo non passeranno inosservate data la corsa al vaccino che si sta verificando in tutto il mondo industrializzato.

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