Non ci sono più i VFP: torna la riserva assoluta?

Simone Micocci

9 Agosto 2018 - 11:52

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È crisi arruolamento per i VFP; il Generale Graziano - Capo di Stato Maggiore della Difesa - ha chiesto la reintroduzione della riserva assoluta per risolvere il problema.

Non ci sono più i VFP: torna la riserva assoluta?

In Italia c’è un problema VFP per le Forze Armate; come confermato dal capo di Stato maggiore della Difesa - il generale Claudio Graziano - nel corso dell’audizione tenuta dinanzi alle Commissioni Difesa di Camera e Senato, infatti, nel nostro Paese sempre meno giovani decidono di arruolarsi come volontari in ferma prefissata.

È dal 2016 che sempre più giovani hanno smesso di interessarsi all’arruolamento come VFP - in rafferma annuale con la possibilità di conferma quadriennale - il che ha comportato un vero e proprio problema di reclutamento nei ranghi dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica.

I motivi di questo disinteresse sono diversi: come prima cosa diventare volontari in ferma prefissata non garantisce la prosecuzione di una carriera nelle Forze Armate. C’è il rischio di tornare a casa dopo 1 anno, o anche di non essere confermati al termine del periodo come VFP4.

In realtà è sempre stato così, tuttavia negli anni scorsi era comunque più semplice, una volta congedati, arruolarsi negli altri corpi delle Forze Armate o di Polizia visto che la maggior parte dei concorsi erano riservati a coloro che avevano prestato almeno un anno di servizio militare. Adesso non è più così visto che in ogni concorso pubblico per le Forze Armate c’è una quota - la più ampia - di posti riservata ai civili.

Per i VFP in servizio da almeno 6 mesi o in congedo, invece, i posti riservati sono molti di meno. Quindi, seppure a questi viene concesso di partecipare ai concorsi per i gradi inferiori dei vari corpi delle Forze Armate e di Polizia fino al compimento dei 28 anni (per i civili il limite è di 26 anni non compiuti) e con la sola licenza media (ai civili è richiesto il diploma superiore), le probabilità di proseguire con una carriera stabile si sono progressivamente ridotte.

Anziché prestare il servizio militare per un anno, quindi, i giovani civili preferiscono partecipare fin da subito a concorsi per l’arruolamento a tempo indeterminato nei Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.

A questo poi bisogna aggiungere che la retribuzione percepita nei periodi di VFP è molto bassa: per il primo anno da volontari, infatti, a stento si raggiungono i 900-1000€, senza il riconoscimento della tredicesima e con la contribuzione a carico dei militari stessi. Senza dimenticare poi il discorso legato agli straordinari, dei quali ne viene pagato uno ogni tre.

Ecco perché l’appeal nei confronti del ruolo dei VFP si sta pian piano dissolvendo; come riportato dal Generale Graziano questo è un problema non di poco conto, visto che per la prima volta nella storia d’Italia c’è una “crisi di reclutamento”. Crisi che il maggior esponente delle Forze Armate italiane spera di risolvere tramite la reintroduzione dello strumento della riserva assoluta.

Torna la riserva assoluta per le Forze Armate?

Per chi non lo sapesse la riserva assoluta è quello strumento con il quale veniva consentito il reclutamento nelle Forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ai giovani che avevano svolto servizio per 1 o 4 anni come volontari in ferma prefissata nelle Forze Armate.

Grazie a questo strumento, quindi, diventare poliziotti, carabinieri o finanzieri era molto più semplice per gli ex VFP. Lo strumento della riserva assoluta, però, è stato abolito due anni fa, quando come anticipato è stato deciso di permettere anche ai civili di partecipare ai concorsi per il reclutamento nei gradi gerarchicamente inferiori delle Forze Armate e di Polizia.

Secondo Graziano questa è la causa principale che si cela dietro alla crisi e per questo ha chiesto alle Commissioni Difesa di Camera e Senato di reintrodurre il sistema della riserva assoluta così da incentivare i giovani al reclutamento.

Il Governo ne discuterà, ma per qualsiasi decisione in merito bisognerà aspettare il rientro dalle vacanze, quando è in programma la seconda parte dell’audizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

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