Università a rischio fallimento, ecco quali sono: lo studio

Violetta Silvestri

06/07/2020

06/07/2020 - 15:33

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13 università a rischio bancarotta e fallimento senza un salvataggio del Governo: ecco quali sono, secondo l’analisi condotta nel Regno Unito.

Università a rischio fallimento, ecco quali sono: lo studio

Università Regno Unito: è allarme fallimento secondo i dati di uno studio.

Nello specifico, l’Insitute for Fiscal Studies ha messo in guardia sul reale pericolo di insolvenza per diversi atenei, soprattutto quelli maggiormente legati alla presenza di studenti stranieri.

L’epidemia, infatti, ha avuto un impatto negativo sul settore della formazione, riducendo - anche drasticamente - le iscrizioni e, di conseguenza, le entrate finanziarie delle istituzioni scolastiche.

Lo studio ha quantificato il rischio fallimento per 13 università: ecco quali sono e i motivi dell’allarme.

13 università a rischio fallimento: lo studio

La prospettiva di insolvenza a seguito della crisi per il coronavirus è molto realistica almeno per 13 università britanniche (di cui non vengono fatti i nomi), a meno che non ricevano un salvataggio del Governo: questo l’allarme dello studio IFS (Institute for Fiscal Studies).

Le università di alto rango con un gran numero di studenti internazionali stanno affrontando il più grande calo di entrate, ma anche gli istituti meno prestigiosi sono a rischio secondo le stime.

L’analisi sottolinea che la ricaduta economica dell’epidemia, che ha colpito gravemente il Regno Unito, “rappresenta una significativa minaccia finanziaria” per l’istruzione superiore, visto che la maggior parte degli istituti ha visto la riduzione del patrimonio netto.

La dimensione totale delle perdite del settore si aggira tra i 3 e i 19 miliardi di sterline, ovvero fra il 7,5% e quasi il 50% del reddito annuo del settore.

Secondo i ricercatori la crisi universitaria potrebbe avere un valore di 11 miliardi di sterline, pari a un quarto delle entrate annue del settore.

I motivi della crisi

L’imposizione delle misure di lockdown in Regno Unito e, in generale, nel mondo ha di fatto generato una spirale negativa per le università, costrette a registrare:

  • meno iscrizioni studentesche internazionali;
  • meno entrate da alloggi per studenti, conferenze e catering;
  • perdite su investimenti a lungo termine

Tre ambiti fondamentali per le entrate degli istituti, che hanno visto anche allargarsi il deficit dei regimi pensionistici gestiti dalle università durante il periodo della pandemia.

Quali università verso la bancarotta?

Lo studio sul rischio fallimento delle università mostra che esistono delle differenze nell’allarme insolvenza.

Le università con molti studenti internazionali che hanno anche sostanziali obbligazioni pensionistiche sono spesso istituti di rango superiore, con grandi riserve finanziarie e la possibilità di alleviare le perdite ammettendo un numero maggiore di iscrizioni dal Regno Unito.

A risentire di questo andamento, però, potrebbero essere le università meno attraenti e selettive, che corrono più rischi di vedere i loro potenziali studenti reclutati da altri istituti.

Senza significativi licenziamenti, che avrebbero un impatto sulla qualità dell’insegnamento, è improbabile che le università siano in grado di recuperare gran parte delle perdite attraverso risparmi sui costi, avvertono i ricercatori.

Lo studio, dunque, suggerisce che un salvataggio mirato a evitare il fallimento di queste istituzioni sarebbe il più efficace e potrebbe costare solo 140 milioni di sterline al Governo.

Inoltre, il Dipartimento per l’Istruzione ha affermato che un pacchetto di riforme annunciato a maggio consente alle università del Regno Unito di accedere a programmi di sostegno alle imprese e al settore occupazione.

In più, le università focalizzate sulla ricerca in tutto il Paese vedranno l’80% delle tasse perse dagli studenti internazionali coperte dal Governo, insieme alla disponibilità di 280 milioni di sterline per finanziamenti extra per la ricerca.

Tuttavia, l’allarme per l’instabilità finanziaria e per il rischio fallimento di università preoccupa nel Regno Unito. La situazione precaria, infatti, mina un settore cruciale, quale l’istruzione superiore che spesso è considerata un’eccellenza della nazione.

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