Unicredit: ampia copertura crediti deteriorati, basso impatto CET1. Titolo in rally

Luca Fiore

16/01/2019

Le indicazioni della BCE non preoccupano UniCredit, che ha emesso una nota per precisare che, grazie a un processo di riduzione degli Npl iniziato nel 2016, l’istituto presenta un tasso di copertura dei crediti deteriorati “pienamente adeguato”. Titolo in rally sul listino di Piazza Affari.

Unicredit: ampia copertura crediti deteriorati, basso impatto CET1. Titolo in rally

Avvio all’insegna degli acquisti per le azioni UniCredit. Con il Ftse Mib che segna un rialzo dello 0,79% a 19.316,47 punti, le azioni UniCreditbalzano del 3,56% a 10,42 euro.

Le indicazioni arrivate dalla Banca Centrale Europea sulla necessità di incrementale gradualmente il livello di copertura sullo stock di crediti deteriorati, non preoccupano l’istituto di Piazza Gae Aulenti che ha emesso una nota per precisare che l’impatto sul CET1 sarà decisamente limitato.

Npl scesi di oltre 36 miliardi da 2016

Nell’ambito delle notizie relative la raccomandazione non vincolante della BCE a tutte le banche sotto la supervisione diretta del Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM) in merito alla copertura dello stock di crediti deteriorati, UniCredit ha rilevato di aver avviato, a partire dal terzo trimestre 2016, un processo per la riduzione del portafoglio di Npl (Non performing loans o crediti deteriorati, qui una pagina dedicata).

Questo processo, rileva l’istituto, ha portato a un calo degli Npl di oltre 36 miliardi (dato aggiornato al terzo trimestre 2018).

Di riflesso, il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti per il "Group Core" si è attestato a 4,3% nel terzo trimestre del 2018, in linea con la media del campione EBA.

“UniCredit è impegnata ad azzerare il suo portafoglio Non-Core entro il 2021”, precisa la banca.

Tasso di copertura adeguato

Inoltre la banca ha un indice di copertura del 62% dello stock di crediti deteriorati, “che si è dimostrato il più alto in Europa negli ultimi stress test condotti dall’EBA in scenari avversi”.

“UniCredit considera quindi il suo indice di copertura pienamente adeguato”.

“Grazie alle azioni decisive intraprese e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, UniCredit ritiene che il dialogo normativo con la BCE possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo CET1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla BCE nella sua comunicazione”.

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