L’Ucraina regolamenta gli asset digitali e legalizza Bitcoin

Gabriele Stentella

18/03/2022

18/03/2022 - 11:57

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Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che legalizza e regolamenta gli scambi di Bitcoin e altre criptovalute: ecco i dettagli.

L’Ucraina regolamenta gli asset digitali e legalizza Bitcoin

Il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato le legge, approvata lo scorso 17 febbraio dal parlamento, che regolamenta gli asset digitali. Si tratta di un grande e importante passo avanti dell’Ucraina nei confronti di Bitcoin e criptovalute.

Tuttavia, il governo di Kiev ha precisato che l’entrata in vigore della legge implica una revisione di alcune leggi fiscali preesistenti, per evitare incongruenze normative e che il Bitcoin non diventerà una valuta avente corso legale, almeno per il momento.

Dall’inizio della guerra contro la Russia, le criptovalute sono state fondamentali per l’organizzazione della resistenza ucraina: il governo centrale e le Ong operanti sul territorio hanno raccolto milioni di dollari di donazioni in criptovaluta, grazie anche all’iniziativa lanciata da Ukraine Dao, il collettivo di artisti e personalità del mondo crypto che ha finanziato le autorità ucraine mediante la vendita di NFT.

L’Ucraina regolamenta Bitcoin: tutti i dettagli

Nel documento firmato dal presidente ucraino è riportato chiaramente che le operazioni di compravendita delle valute digitali saranno soggette all’autorità della National securities and stock market commission, vale a dire l’agenzia governativa incaricata della vigilanza nel settore finanziario, ma il ruolo di regolatore sarà ricoperto anche dalla banca centrale ucraina. Più nel dettaglio, la National securities and stock market commission si occuperà di:

  • Elaborare una politica statale sulla circolazione di criptovalute e le altre risorse digitali;
  • Autorizzare l’attività degli exchange e dei fornitori di servizi per la custodia dei crypto asset;
  • Monitorare il settore e individuare possibili rischi e criticità.

    Oltre a designare le autorità regolatrici e le loro mansioni, la legge determina anche:

  • Lo stato giuridico, la classificazione e i diritti di proprietà delle risorse crittografiche;
  • Le condizioni per l’ulteriore formazione del quadro giuridico nel mercato delle criptovalute;
  • Le condizioni che devono essere soddisfatte dai fornitori di prodotti e servizi legati ai beni virtuali;
  • L’attuazione di attività di monitoraggio finanziario nel settore dei beni virtuali.

Bitcoin potrebbe diventare valuta a corso legale in Ucraina?

Come premesso, la legge getta le basi per una futura adozione istituzionale delle crypto, ma non rende Bitcoin una valuta avente corso legale, ne segue che - per il momento - la moneta digitale non affiancherà, né tanto meno sostituirà, la grivnia ucraina.

Ciononostante, molti osservatori internazionali hanno ipotizzato che, una volta terminato il conflitto con la Russia, il governo ucraino potrebbe essere propenso a legalizzare Bitcoin, come ha già fatto la repubblica centroamericana di El Salvador. In alternativa all’adozione di BTC come valuta legale, il governo di Kiev potrebbe decidere di emettere una propria Central bank digital currency (Cbdc), la versione digitale della grivnia.

Anche la Russia sta valutando l’emissione del rublo digitale e un’ulteriore apertura alle crypto per cercare di mitigare gli effetti delle numerose sanzioni internazionali sulla sua economia. Almeno su questo punto, i due grandi rivali sembrano condurre una strategia comune.

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