USA: case farmaceutiche sotto accusa per frode

Gennaro Ottaviano

12/05/2019

12/05/2019 - 12:47

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Scoperta negli Stati Uniti una frode per miliardi di dollari da parte delle più grandi case farmaceutiche al mondo. Sono 44 per ora gli Stati che hanno fatto causa per prezzi gonfiatati anche al 1000% e per una vera e propria cospirazione ai danni dei cittadini.

USA: case farmaceutiche sotto accusa per frode

Sono più di 20 le case farmaceutiche rinviate a giudizio negli Stati Uniti per aver aumentato i prezzi dei farmaci negli ultimi cinque anni. È quanto stabilito da un’indagine federale che pone di nuovo il settore sanitario americano al centro di critiche e discussioni. Una cospirazione che ha portato a frodare i cittadini americani con un aumento dei prezzi pari anche al 1000%.

Il costo dei farmaci gonfiati: la truffa delle case farmaceutiche

Il sistema sanitario federale è scosso dalle ultime rivelazioni che vedono di nuovi i cittadini statunitensi essere danneggiati dall’opera delle grandi aziende farmaceutiche. In una realtà in cui l’accesso alle cure non è ancora possibile a tutti, la scoperta che tra il 2013 e il 2015 alcune delle più grandi società produttrici di farmaci abbiano cospirato al fine di aumentare il costo di ben 100 farmaci generici, ha suscitato profonda costernazione. Gli aumenti riguardavano medicine come quelle per il cancro, per il diabete, per l’asma, il colesterolo, ma anche antibiotici e antidepressivi.

L’indagine svolta e la scoperta della frode per miliardi di dollari

Le indagini si sono sviluppate nell’arco di cinque anni a opera del procuratore generale del Connecticut, William Tong, il quale ha dichiarato che le aziende farmaceutiche sono coinvolte «in una delle più vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti. Una violazione altamente illegale delle leggi antitrust».
Le prove sono consistenti e dimostrano di come l’industria farmaceutica abbia organizzato una frode per miliardi di dollari a danno dei cittadini americani. Non solo si è avuto un’incidenza dei prezzi, ma secondo i pubblici ministeri, come dichiarato al New York Times, la cospirazione ha influito negativamente sull’economia nazionale, danneggiando i piani di salute e i programmi federali di assistenza sanitaria come il Medicare di Obama e il Medicaid.
Sono presenti email, sms, telefonate tra i diversi responsabili delle aziende dalle quali, in base a quanto dichiarato dal procuratore, si potrà evincere un intento cospiratorio finalizzato a incrementare i prezzi e dividersi il mercato per un numero molto ampio di farmaci generici.

L’azione legale dei 40 Stati truffati

Le rivelazioni hanno spinto 44 Stati a denunciare 20 cause farmaceutiche e in particolare 15 persone che sono state accusate di aver supervisionato questo schema di frode a danno dei cittadini. Tra le aziende indagate vi sono nomi come la Pfizer, la Novartis, la Mylan. Anche la Teva Pharmaceutical, la società più grande al mondo per la fornitura di farmaci generici, che già nel 2018 era stata messa sotto osservazione per l’aumento drastico dei prezzi di alcuni di essi, è oggetto d’indagine.

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