Tumulti in piazza ad Atene: dopo il sì del Parlamento alle riforme, la folla ribadisce il no ai sacrifici imposti dal piano di salvataggio UE.
I tumulti avvenuti il 16 luglio in piazza ad Atene derivano anche dalle dure riforme approvate dal Parlamento greco.
La Grecia, per adeguarsi, dovrà quindi rispondere ad un piano di salvataggio che richiederà molti sacrifici.
L’accordo fra Grecia ed Europa è stato mal digerito dal popolo greco e ha suscitato il malcontento del forte movimento antieuropeo ellenico.
Dopo il NO al referendum c’è ora chi rivendica con maggior forza il NO anche all’Europa. Sono coloro i quali si fanno portavoce di un sentimento comune alle ali estreme della destra e della sinistra greca.
La situazione non è certo facile per le fasce più deboli della popolazione. Saranno loro a risentire di più dell’inasprimento dell’austerity. In questo contesto si rafforza la tendenza politica al populismo che, secondo le dichiarazioni di Renzi, andrebbe abbandonato.
L’ondata di populismo in Europa
Da quanto riporta Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, questa sorta di alleanza esiste anche in altri Paesi europei e si manifesterebbe in un’ondata di populismo soprattutto in:
- Spagna, con gli indignati che si oppongono ai socialisti;
- Francia, con Marine Le Pen;
- Italia, dove la situazione è ricca e comprende Fassina, Salvini, Meloni, i falchi di Forza Italia e di M5Se varie posizioni intermedie fra cui anche quella di Berlusconi, che sovente ha rilasciato dichiarazioni anti Merkel.
Perché il populismo si diffonde in Europa?
Certo è che la situazione odierna nei diversi stati d’Europa richiama consensi verso chi fa uso dello strumento del populismo e dell’antieuropeismo e i motivi sono diversi:
- l’austerity in stile teutonico con le sue conseguenze di povertà;
- i partiti politici sono in crisi e le forme tradizionali di rappresentanza politica lasciano il passo a quelle nuove, come i think tank;
- anche le istituzioni europee non sono viste di buon occhio.
Come contrastare il populismo?
Il principale alleato del populismo è l’austerity, se fosse possibile eliminare quest’ultima si attenuerebbe la tendenza populista.
Per farlo, occorre un valido piano di sviluppo economico, basato su delle politiche di reali riforme strutturali ed eque alleanze internazionali, come di recente ha già dichiarato il premier Renzi.
Un confronto con i leader carismatici dell’Unione, inoltre, potrebbe conferire altre soluzioni.
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