Trend energia: cosa aspettarsi dal 2019 secondo il Financial Times

Chiara Ridolfi

11 Gennaio 2019 - 16:05

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Di seguito scopriamo cosa aspettarsi nel 2019 dalle fonti energetiche e vediamo quali sono le previsioni per l’anno appena iniziato secondo il Financial Times.

Trend energia: cosa aspettarsi dal 2019 secondo il Financial Times

Il Financial Times ha cercato di guardare avanti e di prevedere in che modo si evolverà la situazione per quanto riguarda le fonti energetiche. Il 2019 sarà l’anno delle rinnovabili? Quali saranno le richieste invece per il petrolio? Il giornale finanziario si pone una serie di interrogativi che peseranno anche sui mercati e sul loro andamento.
Secondo le previsioni infatti ci saranno delle tendenze da tenere d’occhio, mentre per altre materie energetiche sarà il caso di analizzare bene la situazione, dato che pian piano si stanno cercando soluzioni differenti e meno inquinanti.

Il carbone per il 2019, secondo il Financial Times, avrà una domanda stabile rispetto al 2018, dal momento che le richieste dai vari continenti si bilanceranno. Se infatti dal lato europeo, soprattutto nella zona occidentale, e negli Stati Uniti le richieste scenderanno, trend che avrà anche la Cina, l’India andrà in controtendenza. Indonesia, Pakistan, Bangladesh e Filippine stanno infatti dimostrando adesso una crescita di richieste che porteranno a bilanciare la riduzione di domanda che invece si sta vedendo sugli altri mercati.
Questo vorrà dire che anche le emissioni di gas serra aumenteranno, dal momento che non sembra che avranno un trend negativo le estrazioni di carbone e soprattutto il suo utilizzo.

Per il gas, il 2019, vedrà come protagonista gli Stati Uniti che sin dalla fine del 2018 hanno iniziato un massiccio movimento export di questa materia energetica. Secondo le proiezioni l’esportazione di questa materia sarà raddoppiata entro la fine del 2019 e questo porterà gli Stati Uniti ad essere la terza potenza dopo Australia e Qatar. L’ago della bilancia per il gas sembra essere stata la Cina che, a partire dal 2018, ha ridotto l’uso del carbone, portando così ad una graduale sostituzione con il gas liquido. Per gli Stati Uniti quindi la Cina sarà una grande opportunità di guadagno.
Buone notizie si hanno però anche per le energie rinnovabili, dal momento che i costi di stoccaggio continueranno a diminuire. Il trend delle rinnovabili sono in crescita anche nei Paesi in via di sviluppo, dove eolico e solare, scrive il Financial Times, sono comunque in crescita.

Per l’anno appena iniziato quindi abbiamo delle buone prospettive, soprattutto pensando agli incentivi che si hanno al momento. Il trend sarà positivo anche per le macchine elettriche e per i veicoli leggeri le prospettive vedono ben 2,1 milioni di mezzi venduti nel 2019. Fino alla fine del 2030 tutte le previsioni mettono in luce la stessa problematica: le auto elettriche rimarranno comunque una piccola fetta.
Questo aumento delle auto elettriche avrà comunque un impatto sul petrolio (anche se non si potrà vedere nell’immediato). Le previsioni della IEA, International Energy Agency, mettono però in chiaro che la richiesta di petrolio continuerà a salire per i prossimi anni e che continuerà ad avere un trend positivo non solo per il 2019 ma per i prossimi 25 anni.
La richiesta di petrolio continuerà quindi con il trend positivo, anche se, secondo il Financial Times, la crescita sarà anno dopo anno sempre meno marcata.

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