33 milioni di italiani si apprestano a ricevere la tredicesima. Ma, secondo la CGIA, molti di loro, potrebbero rimanere senza nulla in mano
Secondo un comunicato diramato oggi dalla CGIA di Mestre pensionati , ma soprattutto lavoratori dipendenti quest’anno rischiano di non ricevere la tanto attesa tredicesima a causa delle numerose scadenze fiscali concentrate nel mese di dicembre.
I datori di lavoro potrebbero infatti decidere di dare priorità al saldo dei loro oneri fiscali, posticipando il versamento della tredicesima.
Tredicesima 2013
In base ai calcoli della CGIA di Mestre quest’anno saranno poco più di 33 milioni i cittadini italiani che percepiranno la tredicesima, per importo totale di 37 miliardi di euro.
L’ammontare rimarrà praticamente invariato rispetto al 2012:
Un operaio specializzato con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 21.000 euro (pari ad uno stipendio mensile di 1.255 euro) riceverà una tredicesima più “pesante” di appena un euro rispetto a quella dell’anno scorso. Un impiegato con un reddito lordo annuo di oltre 25.600 euro (pari ad una busta paga netta di 1.419 euro) avrà 2 euro in più nella tredicesima di quest’anno. Infine, un capo ufficio con un reddito lordo annuo di quasi 50.000 euro (che corrisponde ad uno stipendio mensile netto di 2.545 euro) non beneficerà di alcun aumento.
Questa dunque la situazione che dipendenti e pensionati si troveranno ad affrontare sotto Natale, che, come sottolinea l’associazione:
potrebbe essere anche quest’anno all’insegna del rigore.
I motivi per cui si è arrivati a questo punto sono chiari: nel corso dei primi 9 mesi del 2013 inflazione e adeguamenti contributivi sono cresciuti di pari passo, 1,4% per la prima, 1,3% per i secondi. Questa situazione determina quindi il fatto che il potere d’acquisto dei cittadini rimanga “pressoché invariato”.
La tredicesima e le Regioni
Stando alle stime della CGIA sarà la Lombardia la Regione in cui si concentrerà il numero più alto di lavoratori e pensionati che percepiranno la tredicesima. Saranno in tutto 6 milioni i percettori.
Al secondo posto si situa il Lazio, con 3 milioni di persone che riceveranno la tredicesima mensilità, seguito dal Veneto con 2 milioni e 900 mila destinatari.
Tredicesima a rischio
Ma il rapporto della CGIA di Mestre non si ferma qui. Secondo Giuseppe Bortolussi, segretario della Confederazione Generale Italiana Artigianato, molti lavoratori dipendenti rischiano quest’anno di non percepire alcuna tredicesima.
La causa? Troppe tasse da pagare per le imprese italiane che, non a caso, si trovano in vetta alla classifica europea in quanto a carico fiscale complessivo:
“Non siamo in grado di dimensionare l’entità del fenomeno. Tuttavia, abbiamo la percezione che molti imprenditori potrebbero trovarsi in difficoltà nel pagare le tredicesime. Da sempre il mese di dicembre presenta una elevata concentrazione di scadenze fiscali e contributive. Detto ciò, è possibile, considerata la scarsa liquidità a disposizione, che molti decidano di onorare gli impegni con il fisco e di posticipare il pagamento della tredicesima, o di una parte di essa, mettendo in difficoltà, loro malgrado, le famiglie dei propri dipendenti”.
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