Ecco un elenco delle imposte nazionali e locali in scadenza rispettivamente il 2 e il 16 dicembre
La fine del 2013 si preannuncia alquanto dispendiosa per gli italiani. Sono molte infatti le scadenze in arrivo, sia per quanto riguarda le imposte nazionali, da pagare entro il prossimo 2 dicembre, sia per le imposte locali, il cui termine ultimo è il 16 dicembre.
Vediamo dunque nel dettaglio cosa e quando dovranno versare i cittadini italiani entro la fine dell’anno in corso
Acconti IRPEF, IRES, IRAP
Entro il 2 dicembre, arriva la prima stangata, sia per i singoli che per le imprese. I super – acconti riguarderanno tutti, o quasi e peseranno in maniera considerevole sulle risorse dei cittadini.
Si parta dall’acconto IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, per la quale è stato stabilito un aumento della quota dal 99% al 100%.
Ancora più salato il conto da pagare per le imprese con l’acconto IRES che sale al record del 101% e quello IRAP da calcolare in base alle altre imposte dirette (100% per coloro che pagano l’IRPEF, 101% per i contribuenti che versano l’IRES).
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Cedolare secca
Gli anticipi richiesti dal Fisco entro il 2 dicembre non risparmiano neanche l’affitto. Coloro che hanno concesso in locazione un appartamento scegliendo la cedolare secca, dovranno regolarizzare la propria condizione.
L’acconto sarà del 95%, anche in questo caso però esso verrà suddiviso in due differenti tranches:
- giugno: 40% con possibilità di rateizzazione
- dicembre: la parte restante da versare in un’unica soluzione.
Imposta sostitutiva imprenditoria giovanile
La disoccupazione giovanile è a livelli record, eppure anche gli under35 sono chiamati a dare il loro contributo al Fisco.
Dal 2012 infatti, imprenditori, disoccupati e occupati in mobilità sotto i 35 anni che hanno iniziato una nuova attività devono versare, in sostituzione di IRPEF e relative addizionali, un’imposta fissa del 5%, a condizione però che il loro reddito non superi i 30mila euro all’anno. La scadenza rimane quella del 2 dicembre.
Per quanto riguarda il calcolo dell’acconto, valgono le stesse regole in vigore dell’IRPEF, quindi un acconto calcolato sul 100% dell’imposta.
IVIE e IVAFE
Il 2 dicembre scadranno anche gli acconti dovuti per gli immobili e per le attività finanziarie con sede all’estero.
Anche in questo caso l’importo è da calcolare sul 100% dell’imposta.
IMU
Dal 2 si passa al 16 dicembre, dal livello nazionale passiamo al livello locale. Questa volta non si parla di acconto, ma di saldo e sarà dovuto da chiunque possieda seconde case, negozi, alberghi, capannoni e centri commerciali.
Segnaliamo inoltre che per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D, l’aumento dei moltiplicatori ha fatto salire la relativa base imponibile dell’8,33%.
TARES
Maggiorazione TARES di 30 centesimi al metro quadro entro il 16 dicembre anche in quei Comuni che continuano ad utilizzare le altre tasse sui rifiuti (TARSU).
La riscossione sarà a carico dei Comuni, anche se la tassa andrà a rimpinguare di un miliardo di euro le casse dello Stato e non quelle delle varie amministrazioni comunali.
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Di seguito una tabella riassuntiva delle scadenze fiscali di fine anno:
| 2 dicembre | 16 dicembre |
|---|---|
| acconto IRPEF | IMU |
| Acconto IRAP | Tares |
| Acconto IRES | |
| Cedolare secca | |
| Ivie e Ivafe | |
| Imposta imprenditoria giovanile |
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