Titoli di Stato: lo spread sale portandosi dietro i tassi. Ecco le previsioni per le aste della prossima settimana

Vittoria Patanè

08/02/2013

Titoli di Stato: lo spread sale portandosi dietro i tassi. Ecco le previsioni per le aste della prossima settimana

L’incertezza politica italiana influenza pesantemente i mercati e questa non è una novità.

Da più di un anno l’Italia lotta per tenere sotto controllo quello spread che, nel periodo di massima tensione politica di novembre 2011, era arrivato a toccare la pericolosissima quota di 575 punti base.

Dopo essere sceso nuovamente e aver superato la soglia minima di 287 p.b. indicata dall’ex premier Mario Monti, il differenziale tra BTP italiani e bund tedeschi è nuovamente in risalita. Attualmente si aggira intorno a quota 300.

Cioè che si teme è che le lotte politiche in corso possano causare un rialzo pericoloso dello spread che potrebbe nuovamente gravare sullo Stato, sulle banche, sulle imprese, ma anche sui singoli cittadini che vedrebbero crescere i tassi sui loro prestiti, senza poterci fare niente.

La risalita dello spread incide anche sulla vendita dei nostri titoli di Stato: il rialzo dei rendimenti, già avvertito sul mercato secondario di BOT e BTP in questi giorni, diventerà un fattore di primaria importanza nelle aste del Tesoro previste per la prossima settimana.

Andiamo a vedere cosa potrebbe accadere.

BTP e BOT con rendimenti più alti

La risalita dello spread causata dall’incertezza politica attuale causerà un rialzo dei rendimenti di BOT e BTP in offerta la prossima settimana.

A gennaio infatti i titoli di Stato erano stati collocati a rendimenti molto bassi. Secondo Luca Cazzulani, strategist di Unicredit:

“Le aste di gennaio hanno registrato rendimenti molto convenienti per il Tesoro perché hanno coinciso con un momento di euforia sui mercati. Gli investitori stranieri erano sottopesati sul rischio-Italia alla fine del 2012, forse troppo, e in gennaio hanno comprato i titoli di Stato italiani. Ora, prima delle elezioni, è fisiologico che alleggeriscano nuovamente le loro posizioni. Ma nella correzione di questi giorni non vedo un cambiamento strutturale nei confronti dell’Italia”.

In base ai tassi attuali, il BOT a 12 mesi dovrebbe far registrare un aumento del rendimento che dovrebbe tornare ad assestarsi sopra l’1%, mentre per quanto riguarda i BTP a 3 anni che a gennaio erano stati collocati all’1,85%, nell’asta di metà febbraio potrebbero essere assegnati al 2,5%.

Le aste della prossima settimana.

Per quanto riguarda l’asta di titoli a medio-lungo termine di mercoledì prossimo, l’annuncio ufficiale sul tipo di titoli in vendita e sul loro importo dovrebbe arrivare nel pomeriggio, mentre risulta attualmente sicura, l’asta sui BOT annuali di martedì.

Stando alle dichiarazioni, verranno offerti titoli per 8,5 miliardi di euro.

Possibili anche aste su CcTeu e BTP extralunghi

Secondo i rumors il Tesoro potrebbe decidere di porre in offerta i CcTeu legati al tasso Euribor, collocati su base mensile.

Inoltre è prevista un’asta su BTP con scadenza extralunga (sopra i dieci anni) non più in corso di emissione.

Lo scopo del Tesoro sarebbe quello di alleggerire lo stock dei bot annuali, allungando parallelamente la vita media del debito pubblico attraverso i BTP quindicennali.

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