Sui mercati finanziari aumentano i timori per un clamoroso default degli Stati Uniti, che entro il prossimo 17 ottobre dovranno alzare il tetto al debito pubblico che ha già superato il limite legale e ora viaggia oltre i 16.700 miliardi di dollari. Il Tesoro USA è uscito allo scoperto, probabilmente per fare pressioni a democratici e repubblicani affinché riescano a trovare rapidamente un’intesa sul debt ceiling. Secondo il Tesoro statunitense il default del paese avrebbe conseguenze devastanti per il mondo intero. Il Tesoro ha addirittura parlato di potenziale "catastrofe". In caso di default c’è il rischio concreto di una paralisi dei mercati finanziari, crollo del dollaro e crisi finanziaria forse anche peggiore di quella del 2008.
L’allarme del Tesoro USA non è affatto isolato. Forti preoccupazioni sono state manifestate da Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), secondo la quale il mancato accordo sull’aumento del tetto all’indebitamento pubblico provocherebbe un contagio al resto del mondo. Sullo sfondo c’è poi sempre il problema legato allo shutdown, ovvero il blocco delle attività amministrative che stanno facendo perdere 300 milioni di dollari al giorno al paese. Intanto, però, lo speaker repubblicano della Camera USA, John Boehner, ha fatto intendere che non c’è alcuna intenzione di arrivare al default.
© RIPRODUZIONE RISERVATA