Telecom Italia: possibile scorporo della rete fa volare il titolo in borsa

Lorenzo Baldassarre

23/11/2017

Indiscrezioni vogliono che l’ad di Telecom Amos Genish possa aprire allo scorporo della rete. Il titolo vola. Calenda:” No a sanzione monstre, ma no ad approcci alla Guayana francese”.

Telecom Italia: possibile scorporo della rete fa volare il titolo in borsa

Il titolo di Telecom Italia vola oltre il 5% nella sessione odierna grazie alle indiscrezioni che vogliono l’ad Amos Genish disponibile a scorporare da Telecom una parte della rete, considerata dal governo italiano un asset strategicamente fondamentale per l’Italia. Grande sponsor dello scorporo è sempre stato il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, che ha specificato di non voler multare eccessivamente Telecom per la vicenda Vivendi.

Telecom: il titolo vola in borsa grazie alle indiscrezioni

Gli investitori hanno festeggiato e hanno confidato nella verità delle voci che sono arrivate sulle intenzioni dell’amministratore delegato di Telecom Italia Amos Genish, che ha aperto alla possibilità di cedere una parte minoritaria della rete.

Il dossier sulla rete potrebbe approdare già il 5 dicembre, giorno in cui è stato calendarizzato il consiglio di amministrazione.

Di certo c’è che Amos Genish ha più volte ripetuto che è pronto a collaborare apertamente con il governo italiano in merito alle implementazioni che Roma ha chiesto con l’esercizio del golden power.

Il titolo viaggia oltre il 5% a Piazza Affari e il valore delle azioni è ora pari a 0,72€ l’una, dopo che aveva chiuso la settimana scorsa a quota 0,67€.

Gli analisti di Mediobanca Securities confermano il rating outperform e il target price a 1,30€, ovvero stimando un aumento dell’80% rispetto al valore attuale. Essi credono che una probabile cessione del 40% della rete potrebbe valere intorno ai 3,6 miliardi di euro, che sarebbero fondamentali per abbattere una grande fetta del debito, stimato intorno ai 6 miliardi di euro.

Calenda: “no a multa monstre, ma no ad approcci alla Guayana francese”

Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda è stato sempre stato grande sostenitore della possibilità dello scorporo della rete da Telecom Italia, in quanto la reputa un asset fondamentale per la sicurezza dell’Italia, motivo per cui ha chiesto l’esercizio del golden power.

Quest’ultimo, avallato da Palazzo Chigi, è entrato in vigore in seguito al mancato avviso da parte di Vivendi dell’acquisizione della maggioranza relativa di Telecom Italia, come invece vorrebbe la legge italiana.

La sanzione che l’Italia chiederà a Telecom per non aver rispettato la legislazione vigente, in merito all’ascesa di Vivendi, non sarà monstre, a dirlo è il ministro Calenda, che precisa di non voler punire Telecom per quanto avvenuto, ma di non voler accettare “approcci da Guayana francese”.

Il riferimento alla francese Vivendi è palese, in quanto la Guayana francese è un territorio d’oltremare della Francia. Già in un’altra conferenza stampa Calenda aveva avvisato che ben venga l’investimento straniero, ma senza trattare l’Italia come una colonia.

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