Tasse casa 2014: caos Tasi, Imu e Irpef. Guida a calcoli, scadenze, codici tributo, detrazioni ed esenzioni

Valentina Brazioli

02/06/2014

Tasse casa 2014: è l’anno del caos per Tasi, Imu e Irpef. Tra certezze (poche) e regole sempre più ballerine, ecco come affrontare al meglio la gimkana relativa alle imposte immobiliari, tra calcoli, scadenze, codici tributo, detrazioni e esenzioni.

Tasse casa 2014: caos Tasi, Imu e Irpef. Guida a calcoli, scadenze, codici tributo, detrazioni ed esenzioni

Tasse casa 2014, cosa aspettarci da Tasi, Imu e Irpef? Un caos totale, è la prima risposta che ci viene in mente, memori delle tante (troppe) regole cambiate all’ultimo minuto, delle proroghe in atto e delle pochissime certezze sulle quali si può contare. I dubbi sono sempre gli stessi: calcoli, scadenze, codici tributo, detrazioni ed esenzioni. Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza per affrontare al meglio le imposte sugli immobili che ci aspettano dietro l’angolo.

Le scadenze: nessun dubbio per l’IMU e per il saldo di dicembre

L’aspetto forse più paradossale dell’eterna querelle sulla tassazione immobiliare, è la perenne incertezza sul calendario delle numerose scadenze previste: se per ciò che riguarda l’Imu non dovrebbero esserci sorprese, ben più travagliato è il percorso intrapreso dalla Tasi. Ad oggi, infatti, siamo certi solo che tutti saranno chiamati al saldo Tasi il 16 dicembre.

  • 16 giugno: Acconto Imu del 50% per il 2014;
  • 16 giugno: Acconto Tasi 2014 (solo nei Comuni con aliquote deliberate e pubblicate entro il 31 maggio);
  • 16 ottobre (da confermare): Acconto Tasi 2014 (nei Comuni che non hanno deliberato e pubblicato le aliquote entro il 31 maggio);
  • 16 dicembre: Saldo Imu 2014
  • 16 dicembre: Saldo Tasi 2014

Tasi, Imu e Irpef: abitazione principale, box e immobili non residenziali, chi paga cosa?

Ma non è solo un problema di scadenze: a seconda dell’immobile posseduto e dell’uso che se ne fa, si deve affrontare un vero e proprio rebus tra Imu, Tasi e Irpef. Ecco quindi un grafico utile per capire a quali imposte si deve far fronte:

Tasi 2014: chi paga, su cosa, e come si calcola

Che cosa sia la Tasi è ormai quasi superfluo dirlo: è una tassa sui servizi indivisibili, dovuta su tutti i fabbricati e relative pertinenze sia dai proprietari che dagli inquilini, seppure quest’ultimi contribuiranno in misura piuttosto contenuta (tra il 10 e il 30 per cento). Alla prova dei fatti, però, la natura federalista di questa imposta sembra aver creato una vera e propria babele di aliquote e detrazioni, tra addizionali a discrezione dei primi cittadini e la scomparsa dello sconto fisso di 200 euro previsto dalla vecchia Imu sulla prima casa. Saranno infatti i Comuni a deliberare eventuali esenzioni o riduzioni per la Tasi, ad esempio per abitazioni con un unico occupante, o per locali a uso esclusivamente stagionale.

Ma come si calcola la Tasi? Prendendo la rendita dell’immobile, moltiplicandola per 1,05 e poi per una serie di coefficienti variabili in base alla tipologia (il più diffuso è il 160, per abitazioni, cantine, solai, box e posti auto; 80, invece, è il moltiplicatore per negozi e botteghe). Per provare a essere più chiari, ecco un grafico che illustra i calcoli relativi all’imposta e al suo acconto:

Tasi 2014: i codici tributo

Ricordiamo che i codici tributo per il modello F24 sono: 3958 per abitazione principale e pertinenze,; 3959 per fabbricati rurali e strumentali; 3960 per are fabbricabili; 3961 per gli altri fabbricati.

Imu 2014: nessuna brutta sorpresa quest’anno

Se la vicenda relativa alla Tasi sembra ancora piuttosto ingarbugliata, nessuno quest’anno si aspetta brutte sorprese (stile mini Imu) dalla vecchia imposta municipale unica. Così com’è certo che non si pagherà sulle abitazioni principali e relative pertinenze, a eccezione degli immobili accatastati nelle categorie A1, A/8 e A/9. L’Imu si pagherà, quindi, su tutti gli altri tipi di immobili:

  • seconde case;
  • immobili locati o sfitti;
  • negozi, studi, uffici, laboratori e fabbricati produttivi;
  • terreni agricoli (anche non coltivati);
  • aree fabbricabili.

I soggetti chiamati al pagamento sono tutti i proprietari, ma anche gli usufruttuari e chi vanta un diritto d’abitazione.

Imu 2014, esenti e casi particolari

Per quanto riguarda anziani o disabili ricoverati in strutture dove hanno spostato la propria residenza, italiani trasferiti all’estero, o immobili dati in uso gratuito a un figlio o a un parente di primo grado, occorre verificare che il Comune abbia provveduto all’assimilazione all’abitazione principale per considerarsi effettivamente esenti dall’Imu.

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