Mini Imu a gennaio 2014: quanto costerà e chi dovrà pagarla?

Valentina Brazioli

29 Novembre 2013 - 10:00

Mini Imu in arrivo a gennaio 2014, ovvero: ecco ciò che rimane della vecchia imposta municipale unica, ufficialmente abolita dal Governo Letta, ma che per molti comporterà un ulteriore esborso proprio con l’inizio dell’anno nuovo. Vediamo insieme chi dovrà pagarla e perché.

Mini Imu a gennaio 2014: quanto costerà e chi dovrà pagarla?

Mini Imu a gennaio 2014: così si intitola il nuovo capitolo sull’infinita querelle della tassazione relativa alla prima abitazione, introdotta dall’allore Governo Monti nel 2012, e della quale – nonostante le molte promesse elettorali in merito, prima, e gli impegni assunti dall’esecutivo, dopo – gli italiani fanno davvero fatica a liberarsi.

L’abolizione della seconda rata Imu e il debutto della "mini Imu"

La storia sembrava essersi conclusa con un lieto fine appena due giorni fa, quando l’esecutivo, mentre al Senato andava in scena la delicata partita sulla decadenza di Silvio Berlusconi, con un Consiglio dei Ministri prima rimandato e poi convocato un po’ a sorpresa, dichiarava l’abolizione definitiva anche della seconda rata Imu, con riferimento a tutte le prime abitazioni, i fabbricati rurali e i terreni agricoli coltivati. Fine dell’epopea per la vecchia imposta municipale unica? Neanche per sogno: seppur un po’ in sordina, all’interno dello stesso decreto varato dal Cdm e illustrato in sintesi dalla nota ufficiale di Palazzo Chigi, c’è una chiarissima direttiva, che impone ai cittadini l’obbligo di colmare metà della differenza tra l’aliquota standard Imu (4 per mille) e l’aumento deliberato dai comuni (dal 4 fino al 6 per mille). Il Governo, infatti, pur impegnandosi fin dal suo insediamento a trovare le necessarie coperture per corrispondere ai comuni le somme relative al mancato gettito derivante dalla tassa sulla prima casa, ha poi deciso di lasciare metà della patata bollente sulle aliquote maggiorate agli enti locali, ma soprattutto ai cittadini, i quali, entro il 16 gennaio 2014, saranno costretti a versare l’ennesimo obolo.

I numeri della nuova mini Imu

Non stiamo parlando, inoltre, di un’anomalia che riguarderà pochi sfortunati italiani: sono infatti più di 600 i comuni dove l’aliquota Imu è aumentata, tra i quali molti capoluoghi importanti come Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo. Intanto, tra le scarse e confuse indicazioni fornite dal Governo su quanto ci costerà il prossimo anno questa cosiddetta mini Imu, segnaliamo le proiezioni della Uil (che parlano di 42 euro) e della Cgia di Mestre (che teme invece un esborso tra i 71 fino ai 104 euro). Importi magari non particolarmente esosi, ma che hanno comunque il sapore amaro della beffa, soprattutto se consideriamo con quanto orgoglio gli esponenti dell’esecutivo targato Letta-Alfano si erano attribuiti l’addio definitivo alla vecchia e odiata imposta municipale unica. Un addio, nei fatti, rimandato almeno all’anno prossimo, e con possibili brutte sorprese in prossimità delle feste natalizie: c’è infatti tempo ancora fino al 9 dicembre per l’aumento delle aliquote, e si temono ulteriori rincari da parte dei comuni, che sono sempre più strozzati dal patto di stabilità interno, e quindi alla continua di ricerca di liquidità.

Ancora tutto in salita, quindi, il percorso relativo alle nuove e vecchie imposte sulle abitazioni, con un’unica certezza: in un modo o nell’altro, gli italiani continueranno a pagare una tassa sulla prima casa.

Argomenti

# IMU

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it