Il 1 gennaio 2014 l’abolizione dell’IMU sarà resa ufficiale dall’avvento della Service Tax, la nuova imposta che racchiuderà la tassazione sugli immobili e quella sui rifiuti, grazie alle due componenti TARI e TASI, di cui vi abbiamo parlato nell’articolo sul funzionamento della Service Tax. Ma nel frattempo cosa dobbiamo aspettarci?
Seconda la CGIA di Mestre una bella stangata TARES, nonostante secondo Giuseppe Bortolussi:
“Con la crisi economica e il conseguente calo dei consumi, le famiglie e le imprese hanno prodotto meno rifiuti. Inoltre, grazie all’aumento della raccolta differenziata avvenuto in questi ultimi anni un po’ in tutta Italia, il costo per lo smaltimento degli stessi è diminuito”.
E allora non dovremmo pagare di meno? Secondo le stime della CGIA sembrerebbe proprio di no, anzi. Gli aumenti stimati rispetto all’anno precedente non sono trascurabili:
- per un capannone di circa 1.200 mq la stangata sarà del 22,7%, pari a 1.133 euro;
- per un negozio di circa 70 mq, il costo aumenterà del 19,7%, ovvero 98 euro;
- per un’abitazione di 114 mq l’aggravio sarà di +29,1%, pari a 73 euro.
Stangata TARES: perché?
All’origine della stangata TARES ci sono due motivazioni secondo la CGIA:
- la copertura della TARES, a differenza della TARSU, dell’intero servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti;
- la maggiorazione di 0,3 euro a m/q su tutti gli immobili per finanziare le spese per i servizi indivisibili dei Comuni, come la manutenzione delle strade o l’illuminazione pubblica.
Insomma una bella stangata, soprattutto per le aziende, che costerà ai cittadini 0,9 miliardi in più.
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